Una bambina ha arrestato un prete pedofilo registrando le sue avances.
Don Michele Mottola, un uomo di 60 anni originario di Caivano, fino al maggio scorso era parroco presso Trentola Ducenta, nel casertano. Poi è stato sospeso dal servizio su segnalazione della diocesi di Aversa per abusi sessuali su una 12enne.
Di questo caso di sono occupate Le Iene, la trasmissione in onda su Italia 1, in una puntata che è andata in onda qualche giorno prima che l’ordinamento restrittivo per ordine del gip di Napoli Nord venisse eseguito. La ragazzina ha filmato gli incontri che avvenivano col prete nella canonica della parrocchia, perché lei non voleva più subire molestie sessuali. “Lasciami stare, non mi devi più toccare” si sente dire dalla piccola nelle registrazioni, mentre l’uomo risponde: “È solo un gioco, non facciamo niente di male”. Le registrazioni sono state consegnate dai genitori della bambina ai poliziotti del commissariato di Aversa che poi li ha fatti subito ascoltare anche alla diocesi che ha provveduto a sospendere immediatamente Don Michele dal servizio. Gli investigatori hanno raccolto anche delle testimonianze. Oltre alle registrazioni gli inquirenti hanno raccolto come prove anche i messaggi scambiati con il parroco e il diario della ragazzina. In uno dei messaggi il prete ha scritto: “non dovevi raccontare tutto. Ora penseranno male di noi”.
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Le violenze erano iniziate quando lei aveva 10 anni, finalmente dopo che la bambina ha raccolto le prove, nel maggio scorso il prete pedofilo è stato sospeso. Ora il tribunale di Napoli Nord ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere già eseguita dalla Polizia. Gli audio registrati dalla ragazzina sono stati trasmessi alle Iene. Tra le frasi pronunciate dal prete ci sono anche: “Lo sai che ti voglio bene?“, e ancora “Lo vuoi un bacino?“, “Guarda che non c’è nessuno“, “Abbracciami, baciami. Dobbiamo fare le cose per bene“. La piccola e il prete sono stati sottoposti a incidente probatorio. Lui ha negato le accuse dicendo che la minore farneticava, mentre la ragazzina ha confermato che gli abusi sessuali andavano avanti da anni. Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Il Fatto Quotidiano? Perché c’è stato bisogno che la minore registrasse un audio per essere creduta?
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