Una dieta sana può ridurre i sintomi della depressione, secondo uno studio scientifico.
Grazie all’alimentazione si possono alleviare i sintomi della depressione. Lo sostiene uno studio scientifico australiano eseguito su pazienti depressi. Una dieta sana può avere effetti inattesi.
Una dieta sana per ridurre i sintomi della depressione
L’alimentazione può incidere sulla depressione molto di più di quanto possiamo credere. Una ricerca scientifica australiana ha analizzato questo legame e scoperto effetti importanti. Mangiare in modo sano e coretto può aiutare a migliorare l’umore e alleviare i sintomi della depressione. Al contrario un’alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri non aiuta, nonostante le comuni convinzioni sugli alimenti ipercalorici che favorirebbero il buon umore.
Lo studio si basa su dati di diverse meta-analisi che dimostrerebbero la correlazione tra qualità della dieta e depressione.
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Lo studio è stato coordinato da Heather Francis, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia della Macquarie University di Sydney, ed è stato condotto su un gruppo di giovani adulti, formato da 76 uomini e donne di età compresa tra i 17 e i 35 anni. Tutti soffrivano di depressione e ansia, presentando i tipici sintomi, per alleviare i quali tendevano ad abusare di grassi e zuccheri.
I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi:
- il primo gruppo è stato sottoposto ad un cambio del regime alimentare, con una dieta sana, a base soprattutto di frutta verdura e fibre
- il secondo, invece, ha continuato con la stessa alimentazione di prima (gruppo di controllo).
Il gruppo che ha cambiato dieta ha seguito le istruzioni di un dietologo da un video della durata di 13 minuti, con i consigli alimentari basati sulla Guida australiana all’alimentazione sana del 2003 e sul modello della dieta mediterranea. Niente di complicato, dunque.
I partecipanti allo studio sono stati invitati a cambiare la loro dieta aumentando:
- l’assunzione di verdure a cinque porzioni al giorno,
- quella di frutta a due o tre porzioni al giorno,
- cereali integrali a tre porzioni al giorno,
- le proteine magre a tre porzioni al giorno,
- i latticini non zuccherati a tre porzioni al giorno
- e infine il pesce a tre porzioni a settimana.
Il dietologo ha anche consigliato loro di consumare tutti i giorni tre cucchiai di noci e semi, due cucchiai di olio d’oliva, un cucchiaino di curcuma e uno di cannella. Inoltre, l’altro suggerimento è stato quello di ridurre i carboidrati raffinati, gli zuccheri, le carni grasse o trasformate e le bevande zuccherate.
Al gruppo che ha cambiato la dieta sono state date anche alcune ricette per i pasti, insieme a dei prodotti alimentari, come olio d’oliva, burro di noci al naturale, poi noci, mandorle, semi di girasole, cannella e curcuma.
Dopo aver seguito una dieta sana per la durata di tre settimane, i partecipanti allo studio hanno notato che i sintomi della depressione erano diminuiti. Quelli che hanno mantenuto il regime alimentare sano per tre mesi hanno migliorato ancora la loro situazione, continuando a sentirsi bene.
Invece, è rimasta immutata la condizione di coloro che non hanno cambiato alimentazione, con disturbi della depressione ancora elevati.
Secondo Heather Francis “la depressione è un disturbo di tutto il corpo, non solo un disturbo del cervello” ed è “associata a una risposta infiammatoria cronica“. “Una cattiva dieta favorisce l’infiammazione sistemica ed è anche un fattore di rischio per la depressione“, ha aggiunto.
Mangiare sano, dunque, fa bene non solo alla linea, al cuore e alla salute fisica in generale ma anche al nostro cervello e ai disturbi dell’umore. Come precisano gli stessi ricercatori australiani, tuttavia, serviranno ulteriori studi per confermare che il legame tra alimentazione e sintomi della depressione osservato in questo e in altri studi sia una vera relazione causale.
Lo studio australiano è stato pubblicato sulla rivista scientifica PLoS ONE e ne ha parlato Quotidiano Sanità.
Che ne pensate unimamme? Avreste mai immaginato quanto l’alimentazione potesse influenzare l’umore?
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