Un uomo di origine inglese è rimasto paralizzato dal collo in giù perché aveva mangiato del pollo poco cotto.
Lo scorso dicembre l’analista IT Richard Jackson, originario di Brighton, in UK, è rimasto avvelenato dal cibo che gli ha scatenato una grave sindrome auto immune.
Informatico: grave avvelenamento da cibo
L’informatico trentanovenne aveva trascorso una settimana a Londra e aveva mangiato in diversi ristoranti quando è successo il dramma: l’uomo infatti ha ingerito del pollo poco cotto, ma non si ricorda dove. Quando ha avuto difficoltà a camminare si è rivolto all’ospedale St. Richard dove gli è stato indotto il coma. “Nel giro di 24 ore non ero più in grado di muovere le mani e deglutire. Ero in delirio e semincosciente, i medici non sapevano che cosa avessi, ma sapevano si dover agire in fretta. Mi hanno messo in terapia intensiva, messo sotto ventilazione e messo in coma per 10 giorni per dare al mio corpo le migliori chances di sopravvivenza mentre i medici cercavano di capire qualcosa.”
Il suo sistema immunitario aveva attaccato il midollo spinale e l’aveva lasciato paralizzato dal collo in giù. Il responsabile era il batterio Campylobacter, prima causa di intossicazione alimentare nel Regno Unito. I sintomi si mostrano dai 2 i 5 giorni successivi al pasto fatale. Una volta che è uscito dal come mani e piedi hanno mostrato lievi segni di movimento. I suoi arti presentavano però lievi segni di deterioramento e lui aveva bisogno di specialisti per la riabilitazione. Così è stato trasferito alla Donald Wilson House, un ospedale che offre servizi di neuro riabilitazione dove ha ricevuto assistenza 24 ore, una stanza privata, fisioterapia quotidiana, terapia occupazionale e terapia linguistica.
All’inizio non è stato semplice “in 2 mesi mi hanno insegnato a stare seduto, mangiare, parlare con chiarezza, spostarmi dalla sedia a rotelle da solo, lavarmi i denti,e cosa migliore di tutti, tornare a camminare”. Ora Jackson vuole raccogliere fondi per la Wilson House tramite Go Fund Me correndo lo storico circuito di Goodwood.
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“Devo tutto al Donald Wilson per aver recuperato la mobilità e una qualità di vita quasi normale”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla sul Mirror? Sicuramente un monito per spingerci a controllare sempre cosa facciamo mangiare ai nostri figli.