Giovannino, il bambino che è stato abbandonato alla nascita per la sua rara malattia, ha tante persone che lo stanno aiutando.
Vi abbiamo raccontato la storia di Giovannino, il bambino nato con una grave disfunzione congenita della pelle che ad oggi ha 4 mesi. Da quando è nato vive in ospedale, al Sant’Anna di Torino, ed a prendersi cura di lui ci sono le infermiere ed i medici del reparto di terapia intensiva. I suoi genitori, quando hanno saputo della malattia rara che affligge il figlio hanno deciso di abbandonarlo. Giovannino ha l’Ittiosi di Arlecchino, una malattia che porta ad un indurimento della pelle rendendola anche spessa e che gli limita i movimenti. Inoltre la poca elasticità della pelle gli limita la respirazione e le palpebre e le labbra si presentano rovesciate all’esterno sempre a causa della rigidità e dell’ispessimento della cute.
“Sta in braccio e sorride”: 50 infermieri si prendono cura di Giovannino
Giovannino subito dopo essere nato è stato abbandonato dai genitori, ma gode dell’amore che gli forniscono gli oltre 50 infermieri del nosocomio che, volontariamente si alternano per prenderlo in braccio e cullarlo. Chi sta accudendo da 4 mesi Giovannino ha dichiarato che il piccolo ha anche iniziato a sorridere “soprattutto quando viene preso in braccio al mattino appena sveglio”. Tanta solidarietà verso Giovannino il “più mammone del reparto”, tutti voglio rendersi utili con donazione di latte, tutine e giocattoli.
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Il primario della divisione pediatrica neonatale del Sant’Anna, il dottore Daniele Farina, è contento della solidarietà, ma spiega le difficoltà che dovrà affrontare chi accoglierà il piccolo: “Questa solidarietà è emozionante. Chi accoglierà in casa questo bambino deve sapere che si assume un impegno gravosissimo, perché la sua patologia richiede attenzioni continue per scongiurare il rischio di infezioni”.
La capo sala, Carla Anselmo, ha affermato che per la secchezza della sua pelle, bisogna per due o tre volte al giorno cospargerlo con olio e crema, perché la sua pelle ha bisogno di idratazione continua: “È come uno scrub levigante. E’ una terapia di vitale importanza per il bambino”. Che grazie alle cure dell’equipe medica e infermieristica ha fatto enormi passi avanti in questi quattro mesi, come riportato dalla Stampa.
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I progressi vengono confermati dal Dottore Farina: “All’inizio, proprio a causa della rigidità cutanea, aveva difficoltà a muovere la bocca per mangiare, adesso Giovannino ha un appetito da lupi”. Per ora mangia solo latte, ma presto passeranno anche alle pappe: “Ci sarà da divertirsi perché si avvicina l’ora delle pappe”. Sono tanti i volontari che si alternano per prendersi cura o per far compagnia a Giovannino: “C’è chi gli dà da mangiare, chi viene a prenderlo per portarlo a spasso nella carrozzina, chi gli fa ascoltare la musica”. Il Dottore Farina aggiunge: “Qui l’amore e le attenzioni sono garantite, ma come ogni bambino anche Giovannino avrebbe bisogno del calore di una casa vera. Per le cure di cui ha bisogno infatti non è necessaria l’ospedalizzazione. Potrebbe lasciare il Sant’Anna anche domani se si trovasse una famiglia disposta a garantire tanta attenzione e un ambiente domestico non troppo secco perché la pelle del bambino deve rimanere costantemente idratata”.
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La malattia di Giovannino infatti coinvolge esclusivamente la pelle: “Non ha capelli, non ha ciglia, psicologicamente l’impatto estetico può essere molto forte. Dal punto di vista neurologico è un bambino perfettamente sano che può aspirare a una buona qualità di vita”. Per chi desidera aiutare Giovannino, la città di Torino ha aperto un conto corrente “solidarietà” nella Banca Unicredit per raccogliere le offerte di contributi a beneficio di Giovannino. Chi lo desidera potrà contribuire esclusivamente con bonifico a favore del Comune di Torino, IBAN IT69L0200801033000104431330 con la causale “Per Giovannino”. I bonifici effettuati negli sportelli UniCredit in tutta Italia e i bonifici disposti dai clienti UniCredit non saranno gravati da alcuna commissione aggiuntiva.
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Voi unimmamme state seguendo la storia di Giovannino? Speriamo che trovi presto dei genitori.