Papa Francesco durante un convegno fa un appello alle grande aziende tecnologiche affinchè trovino un modo per eliminare la pedofilia su internet.
Papa Francesco durante il Convegno “Promoting Digital Child Dignity” esorta tutta la società a proteggere i minori nel mondo digitale. Il più impellente appello lo rivolge alle imprese del settore chiamate ad impegnarsi per garantire la sicurezza per proteggere i minori dalla pedopornografia.
Durante il Convegno, Papa Francesco si è rivolto alle grandi big tech, Facebook, Google, Amazon, chiedendogli di unirsi per proteggere i minori dagli abusi e dal dilagare della pornografia su internet, in un mondo segnato dal “vertiginoso sviluppo delle tecnologie” della comunicazione. Come riportato da Il Messaggero, il Vaticano ha recentemente adottato nel suo ordinamento il reato di pedopornografia con il quale è stato rinviato a giudizio un diplomatico, monsignor Carlo Capella, attualmente nel carcere vaticano, in attesa di giudizio.
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“Senza il pieno coinvolgimento delle società del settore, senza una piena consapevolezza delle ricadute morali e sociali della loro gestione e del loro funzionamento, non sarà possibile garantire la sicurezza dei minori nel contesto digitale“, ha detto il Pontefice.
Il Papa invita a creare “un movimento globale” che tuteli la dignità dei minori, una “nuova alleanza di tutte le istituzioni e forze educative”: “La causa della protezione dei minori nel mondo digitale, cioè nel nostro mondo di oggi e di domani, deve vederci uniti, come testimoni dell’amore di Dio per ogni persona, a cominciare dai più piccoli e indifesi, per far crescere in tutti, in ogni parte del mondo e in ogni confessione religiosa, l’attenzione, la cura e la consapevolezza. Vogliamo bandire dalla faccia della terra la violenza e ogni tipo di abuso nei confronti dei minori. Guardiamoli negli occhi: sono le vostre figlie e i vostri figli, dobbiamo amarli come capolavori e figli di Dio. Hanno diritto a una vita buona. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile perché la abbiano”.
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Poi il Papa si è poi rivolto alle grandi compagnie delle telecomunicazioni che dovrebbero prendersi le loro responsabilità: “Un impellente appello alla responsabilità nei confronti dei minori, della loro integrità e del loro futuro”. Quello che il Papa chiede è “un accesso sicuro dei minori a queste tecnologie senza però che siano oggetto di violenze criminali inaccettabili o di influssi gravemente nocivi per la loro integrità”.
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Purtroppo è sempre di più in aumento la diffusione delle immagini di abuso o di sfruttamento di minori di età sempre più giovane. Ad essere d’accordo con papa Francesco è Don Fortunato di Noto, il sacerdote fondatore e presidente dell’Associazione Meter Onlus: “Papa Francesco fa bene a chiedere ai big della Rete di implementare un algoritmo che difenda i bambini. Ma il punto è che si possono fare tutti gli algoritmi del mondo, solo che se poi non si trova chi abusa tutto questo non sarà servito a niente. Anche se mi trovo all’estero, stamattina abbiamo denunciato 28 links pedopornografici su .onion, che è un portale del Deep web, la parte oscura della Rete”. Le foto ed i video degli stupri ritraggono i neonati fino a ragazzini di 12/13 anni. Tanti i bambini già abusati e sembre che nessuno stia facendo niente. Per questo Don Fortunato di Noto con la sua associazione vuole denunciare: “La responsabilità dei colossi del web in merito a questo dramma. Papa Francesco oggi ha richiamato i responsabili, ne siamo soddisfatti. Ma adesso bisogna passare ai fatti: il fenomeno reale e virtuale degli abusi è inarrestabile e spesso Meter si domanda: migliaia di segnalazioni dove finiscono?”.
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Fino al 21 aprile 2019 Meter ha denunciato 5 milioni e 826.458 foto a sfondo pedopornografico e 102.630 video pedopornografici. Foto e video sono stati immediatamente segnalati a diverse Polizie, italiane e estere, e a numerosi Server Provider, ma spesso la denuncia è fine a se stessa. Una vera e propria emergenza che colpisce milioni di bambini in tutto il mondo.
Voi unimamme cosa ne pensate delle parole di Papa Francesco? E’ arrivato il momento che si faccia qualcosa per tutelare i minori?
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