Il cervello delle mamme ha un obiettivo superiore, la ricerca citata da Daniela Lucangeli.
In che cosa differiscono cervello maschile e femminile o meglio le connessioni nel cervello di uomini e donne? Una risposta interessante viene dalle ricerche scientifiche più recenti ed è stata ricordata dalla professoressa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, presso il Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e dei processi di socializzazione (DPSS). Lucangeli è esperta di psicologia dell’apprendimento e autrice di numerosi contributi di ricerca nell’ambito dell’apprendimento matematico.
Il cervello di ognuno di noi ha infinite connessioni che determinano i nostri pensieri e le nostre azioni e il cui studio è importantissimo nel comprendere la dinamica del funzionamento del cervello e in particolare nella cura e nella prevenzione delle malattie o disfunzioni cerebrali. Gli studi in questo campo si sono evoluti, diventando molto complessi e sofisticati.
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L’insieme delle connessioni neurali di un individuo è chiamato dalle neuroscienze connettoma e può essere rappresentato come uno schema elettrico. Nell’ambito degli studi sul connettoma è stato sviluppato lo Human Connectome Project, un progetto promosso dal National Institutes of Health (NIH) statunitense, il cui obiettivo è quello di costruire una mappa di rete del cervello umano in adulti sani e viventi.
Cos’è il Connettoma, la spiegazione di Daniela Lucangeli
Gli studi scientifici sul connettoma umano hanno individuato delle differenze nel sistema di connessioni neurali tra uomini e donne. Che il cervello maschile e quello femminile avessero delle differenze era stato stabilito da tempo, ma le nuove ricerche hanno indagato più a fondo la struttura cerebrale e individuato delle differenze importanti nelle connessioni neurali.
Ad esempio, in uno studio del 2013 dell’Università della Pennsylvania, il primo ad occuparsi del tema del Connettoma tenendo conto del genere, i ricercatori hanno accertato che mentre il cervello maschile è strutturato per ottimizzare la comunicazione all’interno di ciascun emisfero, quello femminile per ottimizzare la comunicazione fra i due emisferi. Lo studio è riportato da Le Scienze.
Una recente ricerca pubblicata lo scorso agosto sulla prestigiosa rivista Nature ha indagato ulteriormente le differenze tra connettoma maschile e connettoma femminile, sottolineandone le diverse funzioni anche ai fini evolutivi. La ricerca “Functional Geometry of Human Connectomes“, “Geometria funzionale dei Connettomi umani“, condotta da Bosiljka Tadić del Jožef Stefan Institute di Lubiana, ha scoperto che il connettoma umano possiede una geometria iperbolica e una struttura complessa. Una struttura che descrive accuratamente la connettività di ordine superiore tra le diverse regioni del cervello, divisa in moduli anatomici. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che il connettoma femminile ha una struttura diversa da quello maschile anche nella sua organizzazione espressa dalle connessioni di ordine superiore.
Le donne, insomma hanno più connessioni degli uomini e questo potrebbe dipendere da una funzionalità aggiuntiva del connettoma femminile che può avere origini evolutive, biologiche, biochimiche e persino sociali. I risultati così ottenuti possono essere la base di partenza di ulteriori studi per comprendere meglio l’origine e le conseguenze funzionali delle evidenti differenze di genere nel Connettoma umano.
Da queste scoperte, la professoressa Daniela Lucangeli ha sottolineato la differenza tra Connettoma maschile e femminile, ricordando la funzione biologica di quest’ultimo. La Lucangeli, dopo aver ringraziato il figlio che ha accettato e perdonato che la mamma si dedicasse a migliaia di bambini, ha ricordato: “La rete del connettoma femminile è più interconnessa tra i due emisferi, quello caldo e quello razionale, del cervello rispetto quella maschile“. Questo accade perché “le donne, filogeneticamente hanno l’obiettivo che è quello di essere madri, e nell’essere madri hanno un obiettivo di natura e di specie che è un obiettivo superiore, che vuole trasmettere alle specie successive la possibilità di avere più apertura possibile alla connessione tra le qualità del nostro io. Quindi se il connettoma femminile è più warm (caldo) del connettoma maschile è soltanto perché è madre e non perché è femmina“. Queste qualità del Connettoma femminile dipendono dunque dalla predisposizione genetica all’essere madre.
Una descrizione del cervello femminile che Daniela Lucangeli ha tratteggiato parlando del figlio durante il discorso per la sua premiazione con lo Standout Woman Award 2019, un premio internazionale che le è stato conferito lo scorso 6 novembre a Montecitorio per l’alto profilo degli studi effettuati, dedicati a sostenere la crescita e lo sviluppo di bambini e adolescenti e per la costanza del suo impegno nei servizi educativi e nei servizi clinici come supporto alle vulnerabilità educative.
Un discorso da ascoltare e su cui riflettere!
Il video con l’intervento di Daniela Lucangeli a Montecitorio
Che ne pensate unimamme?
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