Un bambino di 18 mesi è morto perché i genitori, una coppia americana, gli ha fatto seguire fin dalla nascita una dieta vegana.
Il trentenne Ryan O’Leary e la trentacinquenne Sheila sono stati arrestati, settimana scorsa, a Cape Coral, in Florida per la morte del loro bambino di 18 mesi, avvenuta il 27 settembre di quest’anno.
Questa coppia di genitori statunitensi ha allevato il figlio più piccolo nutrendolo esclusivamente a base di manghi e banane, avocado e rambutan, dei piccoli frutti simili ai litchi. Inoltre gli davano qualche verdura cruda e il latte materno. Quando è morto il piccolo pesava solo 7 kg., cioè quanto un neonato di 6 o 7 mesi. La malnutrizione gli aveva causato disidratazione e microsteatosi epatica, inoltre, siccome non si muoveva più molto bene gli si erano gonfiati mani e piedi. Da una setimana non mangiava più niente, ma la sua mamma, Sheila, pensava che fosse per colpa dei dentini. La mamma ha provato ad allattarlo al seno per un minuto, ma il piccino ha iniziato subito a respirare a fatica. La donna voleva chiamare qualcuno perché era preoccupata, ma si è addormentata e quando si è svegliata il figlio era morto. Sheila ha chiamato la polizia quando si è accorta che il bimbo non respirava più.
La mamma ha raccontato alla polizia che lei e la sua famiglia erano vegetariani convinti e avevano fatto seguire a tutti i loro 4 figli la stessa dieta. Nell’abitazione le forze di polizia hanno trovato anche altri due figli di 3 e 5 anni che avevano un colorito pallido e giallastro. I bambini avevano anche i denti anneriti e cariato. Sheila aveva anche un’altra figlia di 11 anni. Quest’ultima, tra i figli, è colei che gode della salute migliore, perché ogni due mesi andava a fare visita al padre in Virginia, rimanendo lì per alcune settimane. Le cause della morte del piccino sono state determinate il 6 novembre scorso e allora è scattato l’arresto per la coppia, come si legge su Metro.co uk. Sheila e Ryan sono stati accusati di omicidio colposo negligente, abbandono di un bambino con gravi danni fisici e negligenza di un bambino senza gravi danni fisici. I due rimarranno in prigione fino al 9 dicembre, quando verranno formalmente accusati. Elena Consolaro, medico di medicina generale ed esperta di nutrizione vegetariana e vegana presso l’Ats Insubria, ha dovuto esprimere un parere sulla vicenda su Il fatto Quotidiano. “Lo svezzamento vegetariano o vegano è possibile ma deve assolutamente essere bilanciato. Costringere un neonato di 18 mesi a frutta e verdura e basta non va bene per niente. Servono carboidrati di buona qualità, proteine e grassi che sono i mattoni delle nostre cellule e della loro costruzione”.
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La dottoressa ha aggiunto: “servono alimenti come legumi, semi oleosi, cereali e soprattutto la vitamina B12. La dieta vegetariana e vegana se fatte in modo corretto sono accettate dalla comunità scientifica, la frutta e la verdura sono alimenti cardine per la prevenzione di tante malattie. Ma quella vegan ha carenze intrinseche e può essere una dieta pericolosa se non controllata e gestita. È importante fidarsi di alcuni centri di professionisti, presenti anche in Italia, che sono specializzati proprio nel portare avanti una formazione qualificata che aiuti le persone a scegliere una dieta con senso e criterio”. Unimamme, cosa ne pensate di questa tragica vicenda?
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