Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, bambini senza diritti in Italia e nel mondo.
Il 20 novembre è la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra nel giorno dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, di cui quest’anno ricorrono i 30 anni. Fu approvata dall’Assemblea Onu il 20 novembre 1989. Un evento importantissimo, a pochi giorni di distanza da un fatto storico fondamentale come la caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989.
Quasi tutti i Paesi del mondo hanno ratificato la Convenzione, da ultimo la Somalia, tranne, paradossalmente, gli Stati Uniti. L’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991, con la legge n.176.
Nonostante i principi sanciti, tuttavia, la Convenzione è ben lungi dall’essere messa in pratica nel mondo. Troppi bambini, infatti, vengono privati dei loro diritti e in primo luogo della loro infanzia. C’è ancora tanta strada da fare.
La Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia (Convention on the Rights of the Child), compie 30 anni, approvata all’Assemblea dell’Onu il 20 novembre 1989, ha riconosciuto per la prima volta i bambini come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici.
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Nella data in cui è stata adottata la convenzione si celebra la Giornata mondiale dei diritti del bambini (o dell’infanzia e dell’adolescenza) perché è grazie all’approvazione e soprattutto con la ratifica della Convenzione che i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati. Come ci ricorda l’organizzazione Save the Children che da un secolo, fondata il 19 maggio 1919 dall’attivista britannica Eglantyne Jebb, si occupa di tutela dell’infanzia. La stessa fondatrice di Save the Children scrisse la prima Carta dei diritti del Bambino (o Dichiarazione di Ginevra) adottata dalla Società delle Nazioni nel 1924, il documento che poi ha costituito la base per la successiva Convenzione.
Oggi, la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia è la base del lavoro di Save the Children in Italia e nel mondo, volto alla promozione e alla tutela dei diritti di tutti i bambini, per un futuro senza discriminazioni né disuguaglianze nei confronti dei più piccoli.
La situazione dei bambini nel mondo, purtroppo, è ancora lontana da una piena attuazione dei loro diritti e soprattutto dal diritto di ogni bambino di vivere un’infanzia serena, con un’alimentazione adeguata, un’istruzione valida, un’assistenza sanitaria efficace e la possibilità di giocare e imparare nuove cose anche nel tempo libero. Oggi, troppi bambini hanno un’infanzia negata, non solo nei Paesi più poveri del mondo ma anche in quelli sviluppati, dove povertà e disuguaglianze sono in aumento. Purtroppo anche in Italia.
Save the Chilndren denuncia che nel mondo 1 bambino su 5 vive in aree di conflitto e almeno 27 milioni di minori sfollati a causa della guerra non possono più andare a scuola; più di 1 miliardo di bambini vive in contesti di povertà e, solo nel Corno d’Africa, dove imperversano le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici, 6,5 milioni di bambini sono attualmente colpiti dalla fame. L’infanzia negata anche a tantissime bambine in tutto il pianeta, spesso vittime di discriminazioni di genere: ad oggi, 120 milioni di ragazze in tutto il mondo, 1 su 10, sono state vittima di stupro o di altri atti sessuali forzati e tra i minori costretti a entrare nei gruppi armati quasi 1 su 3 è una bambina.
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La povertà, soprattutto educativa, come ha già denunciato Save the Children, e la mancanza di opportunità e violenze riguardano anche bambini e adolescenti nel nostro Paese. Infatti, in Italia oggi più di 1,2 milioni di bambini e ragazzi vivono in povertà assoluta, senza il necessario per condurre una vita accettabile e con gravissime ripercussioni sul loro futuro, anche in conseguenza delle gravi privazioni in termini di opportunità educative, un numero triplicato negli ultimi dieci anni.
Un’altra gravissima situazione in cui si trovano molti bambini e bambine in Italia, con effetti devastanti anche a lungo termine sul loro sviluppo, è quella della violenza assistita: in soli cinque anni quasi 500 mila minori hanno assistito a violenza tra le mura domestiche nei confronti delle loro mamme. Più di 1,4 milioni di madri, inoltre, sono state vittime di violenza nel corso della loro vita.
Save the Children ricorda che è fondamentale diffondere una cultura della protezione e rendere partecipi i bambini fin da piccoli. Per questo l’organizzazione ha elaborato una guida per accompagnare i bambini nell’apprendimento dei loro diritti. Maggiori informazioni sul sito web di Save the Children.
Siete d’accordo unimamme con Save the Children?
In occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, Save the Children ha realizzato un esperimento sociale in cui alcuni bambini hanno messo alla prova i genitori interrogandoli sui loro diritti. Il video.
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