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Tutorial su Tik Tok per superare la censura: la denuncia di una ragazza | VIDEO

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valeria bellagamba

Ragazza supera la censura cinese con un video tutorial su TikTok. Il video è diventato virale.

Ragazza supera la censura cinese con un video tutorial su TikTok – Universomamma.it

Una vera e propria beffa in piena regola, è quella che ha messo in atto ai danni della censura cinese una ragazza su TikTok, social network di condivisone video molto popolare tra i giovani. La ragazza, una giovane americana, mentre fingeva di fare un video tutorial di make up, ha parlato dei terribili campi di concentramento in Cina, dove sono detenuti i musulmani uiguri.

Il video è diventato subito virale e la ragazza, un’americana, è riuscita a farlo vedere a milioni di cinesi. Ecco cosa è successo.

Ragazza supera la censura con un tutorial su TikTok: il caso sugli uiguri in Cina

Un’adolescente americana ha accusato il governo cinese di “Olocausto” nei confronti della minoranza musulmana degli uiguri in Cina. La ragazza si chiama Feroza Aziz, ha 17 anni, e ha pubblicato un video su TikTok, il social media cinese molto popolare tra i giovani di tutto il mondo, parlando degli abusi e delle torture contro i musulmani in Cina in quelli che sarebbero veri e propri campi di concentramento.

Gli uiguri sono un’etnia turcofona di religione islamica che vive nel Nord-ovest della Cina, nella provincia dello Xinjiang. Già in diverse occasioni erano state denunciate persecuzioni nei loro confronti da parte delle autorità cinesi, che si sono sempre difese con la giustificazione di voler contrastare il fondamentalismo religioso.

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Feroza ha realizzato il suo video, dopo che sulla stampa internazionale erano finiti documenti riservati del governo cinese dai quali è emerso che il governo di Pechino ha istituito dei campi di “rieducazione forzata”dove i musulmani uiguri vengono detenuti e torturati. I documenti contenenti le pesantissime accuse al governo cinese sono stati recuperati nell’ambito dell’inchiesta di un consorzio internazionale di giornalisti, di cui fanno parte anche il New York Times, la BBC e il Guardian, che li hanno pubblicati. Pechino ha negato ogni addebito, parlando di lavoro “volontario” nei campi e sostenendo che il loro scopo è quello di sradicare il fondamentalismo religioso e non di indottrinare una minoranza. Spiegazioni che non convincono la comunità internazionale. Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha definito la segregazione degli Uiguri nei campi di detenzione “la macchia del secolo. Del resto, già l’Onu aveva denunciato le repressioni della Cina nei confronti degli uiguri e il loro internamento nei “campi di rieducazione” che dal 2017 a oggi avrebbe coinvolto circa 2 milioni di persone.

Ora a dare maggiore diffusione all’inchiesta che imbarazza il governo cinese, proprio in quella Cina dove internet è sotto stretta censura e molti social network sono oscurati, ci ha pensato una diciassettenne americana e lo ha fatto proprio su un social di creazione cinese, molto utilizzato dai giovani di tutto il mondo, che in Occidente si teme possa mettere a rischio la privacy e i dati degli utenti. Invece ha finito per ritorcersi contro le stesse autorità cinesi.

Tra domenica 24 e lunedì 25 novembre, Feroza Aziz ha pubblicato tre video sui lager cinesi in cui sono rinchiusi i musulmani Il primo video ha avuto più di 1,4 milioni di visualizzazioni e ha ricevuto 500 mila like. Una copia caricata su Twitter da alcuni utenti di TikTok ha regalato al video oltre 5 milioni di visualizzazioni. Il video è stato caricato anche su YouTube e Instagram.

La scaltrezza di Feroza, per non farsi censurare il suo video dalla piattaforma TikTok, è stata quella di presentarlo come un comune tutorial sul make up. L’adolescente è apparsa in video con un piegaciglia in mano e mentre lo utilizzava su se stessa per mostrarne il corretto impiego raccontava dei lager cinesi. “Ho fatto così, in modo che TikTok non mi censuri i video“, ha spiegato la ragazza.

(Screenshot)

Le parole di Feroza Aziz nel video: “Ciao ragazzi. Ora vi insegnerò come allungare le vostre ciglia. Per prima cosa prendete un piegaciglia, mettete le ciglia nel piegaciglia e piegate. Poi lo mettete giù e usate il vostro telefono, proprio quello che state usando ora, e cercate di capire cosa sta succedendo in Cina, come stanno costruendo campi di concentramento per musulmani. Separano le famiglie, li rapiscono, li uccidono, i stuprano. Li costringono a mangiare carne di maiale e a bere. Li costringono a convertirsi a un’altra religione e se non lo fanno li uccidono“. “Le persone non escono vive da questi campi di concentramento. Questo è un altro Olocausto“, ha aggiunto la giovane. “Diffondere consapevolezza fa miracoli. Siamo in grado di raggiungere milioni in tutto il mondo e raggiungere quelli con il potere di fare qualcosa“, ha aggiunto Feroza nel video.

Questa storia è stata riportata da Repubblica.

Che dire unimamme? Un grande spirito di iniziativa e un grande coraggio da parte di questa 17enne!

Dopo l’esplosione del caso, l’account TikTok di Feroza è stato chiuso, ma il video della ragazza si trova ovunque in rete.

Il video denuncia di Feroza Aziz

TikTok è conosciuto anche come Douyin in Cina, è un social network cinese lanciato nel 2016, una piattaforma per condividere video, della durata massima di sessanta secondi, che non puntano a diventare virali. Il social è prodotto dalla compagnia cinese ByteDance e ha raggiunto il miliardo di utenti in tutto il mondo.

 

valeria bellagamba

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