Una mamma di 2 scopre di avere un tumore al seno al 4° stadio.
Una mamma di 2 figli ha scoperto di avere un tumore al seno al 4° stadio che non le era stato diagnosticato perché lei non rientrava nelle categorie a rischio.
La mamma 35enne Kate Callaghan era la persona meno a rischio di cancro secondo i medici. La donna, una nutrizionista olistica, personal trainer e coach di stile di vita, è una mamma di 2 bambini che ha allattato al seno. “Ero in salute, ho allattato per 4 anni, quindi ritenevo di essere protetta dal tumore al seno, se si guardano i fattori di rischio, non ne spunto uno, se guardate le cose da fare per prevenirlo io le ho fatte tutte”. In giugno la donna ha trovato un nodulo al seno, ma ha pensato fosse il risultato dell’allattamento al seno. Ritenendo di non aver nulla di cui preoccuparsi la donna è andata in vacanza, pensando che se il nodulo fosse stato ancora lì al suo ritorno sarebbe andata a fare una visita.
Al ritorno è andata a farsi visitare e il medico le ha detto che non c’era nulla di cui preoccuparsi. “Mi hanno visitata, tastato il nodulo, confrontato i due seni e mi hanno detto che non era nulla“. Non sentendosi sicura al 100% delle rassicurazioni Kate ha consultato un altro medico che, a sua volta, le ha detto che non c’era nulla da preoccuparsi, ma che le ha anche prescritto di fare una mammografia a ultrasuoni presso il Dunedin Hospital. Dopo un mese in cui aveva chiesto ripetutamente quando dovesse recarsi in ospedale Kate ha chiamato direttamente la struttura e così ha scoperto che non c’era nessuna prenotazione.
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Quando finalmente, il 4 novembre Kate si è sottoposta a una mammografia e a una biopsia le è stato comunicato che il nodulo era un cancro. Tre giorni dopo la biopsia ha confermato tutto questo e che la malattia si era diffusa al sistema linfatico. La donna avrebbe dovuto fare una mastectomia, ma il 18 novembre la donna ha saputo che oltre ad essersi diffuso al sistema linfatico il cancro aveva attaccato anche il fegato e così i medici le potevano dare solo cure palliative. Questa mamma si è sentita spacciata.
Kate non può dire con certezza se il mese di ritardo ha davvero cambiato la sua diagnosi “il mio nodulo sarebbe stato più piccolo, magari non si sarebbe espanso al sistema linfatico o al fegato. Considerando che servono 50 giorni alle cellule del seno per riprodursi, io ne ho persi 60 perché non rientravo nelle categorie a rischio“.
“In pratica la medicina tradizionale mi ha detto che tutto quello che possono fare è cercare di farmi stare bene mentre attendo di morire, cosa che non farò perché non voglio qualcosa che mi faccia sentire male e perdere qualità di vita. Non ho niente contro la medicina tradizionale, avevamo programmato di seguire quel percorso finché hanno detto no, non possiamo fare niente di più, questo è il massimo che possiamo fare, così ho deciso di fare altrimenti”. Kate ha 2 bambini ancora piccoli, Ed di 2 anni e Olivia di 4. Ora sta raccogliendo fondi per recarsi presso l’Hop4Cancer in Messico per una terapia alternativa a base di immunostimolanti che include misure per sostenere il sistema imunitario e piccole dosi di chemioterapia. “Il centro sta raggiungendo enormi successi. Il 92% dei loro pazienti sono al quarto stadio del cancro“. Per salvare Kate è stata allestita anche una raccolta fondi su Give a little. Per il momento sono stati raccolti 228 310 dollari. Questa mamma ha già ringraziato i suoi sostenitori scrivendo sui social media: : “non ci sono parole per esprimere la mia gratitudine”. “Vorrei che tutti, donne e uomini, facessero attenzione e si facessero controllare in caso notassero dei cambiamenti. Non si è mai troppo “salutari” per chiedere un parere specialistico» ha detto questa mamma.
Unimamme voi cosa ne pensate della vicenda di questa mamma che ora lotta per la sua vita e pubblica tutti i suoi aggiornamenti su Instagram, raccontata tra gli altri anche su Stuff?
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