Il 3 dicembre è la giornata mondiale della disabilità. I disabili in Italia sono oltre 3 milioni e potrebbero essere una grande risorsa per lo Stato ma per ora vivono in un grande stato di isolamento fisico e morale.
Nella giornata mondiale della disabilità, i convegni si sono succeduti in varie parti di Italia e gli argomenti toccati sono stati estremamente interessanti. L’Istat ha fornito una fotografia della disabilità in Italia: nel primo rapporto pubblicato, “Conoscere il mondo della disabilità”, i disabili in Italia risultano essere più di 3 milioni e le persone affette da disabilità sono il 5,2 per cento della popolazione, persone cioè con gravi limitazioni derivanti da problemi di salute e che non possono svolgere normali attività quotidiane. Di questi, la maggior parte dei disabili sono persone anziane, i più colpiti sono infatti gli ultrasettancinquenni.
Nel rapporto, che documenta gli ambiti più importanti nei quali le disabilità si manifestano e si generano, viene fornita anche una “geografia” della diffusione delle disabilità in Italia, e il Sud ne detiene il triste primato. Tra le regioni spiccano Sardegna e Umbria, con soglie pari al 7,3% e all’8,7% della popolazione. Le regioni dove invece l’incidenza del fenomeno è minore troviamo Lombardia, Veneto e Valle d’Aosta si legge su Vita.
Purtroppo i servizi e le risorse messi a disposizione dei disabili sono pochi e le famiglie spesso sono costrette ad usare fondi propri per riuscire a superare l’isolamento in cui si trovano. Molte famiglie rinunciano ad accertamenti medici ed ausili costosi perché non possono permetterseli.
Nella giornata mondiale della disabilità il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto affermando che:” Il nostro Paese ha nei nostri concittadini con disabilità un giacimento di energie, risorse e contributi di cui si priva perché non li mette in condizione di potersi esprimere: è l’obiettivo sociale e politico“.
I disabili hanno bisogno di sostegno e non di assistenza, sostegno per la loro realizzazione. Una tappa principale per l’inclusione e la realizzazione delle persone disabili è la scuola. L’Italia detiene un primato per la disabilità, la scuola italiana risulta essere la più inclusiva d’ Europa. La nostra scuola è infatti all’avanguardia per il recupero ed il sostegno per i ragazzi affetti da disabilità sia cognitive che fisiche. Naturalmente però ciò non basta.
Che esperienze avete voi mamme dell’inclusione e del sostegno scolastico ai disabili? E’ possibile affermare che l’Italia, sia sotto questo aspetto, avanti rispetto agli altri paesi europei? Una cosa è certa, la nostra legislazione in materia, è estremamente articolata ed attenta alle varie peculiarità presenti nel mondo della disabilità. Speriamo che questo aspetto possa ulteriormente migliorare e possa eliminare quell’isolamento in cui spesso si trovano le famiglie con un disabile.
Vi lasciamo con le parole inviate da Papa Francesco: “Occorre sviluppare gli anticorpi contro una cultura che considera alcune vite di serie A e altre di serie B: questo è un peccato sociale! Avere il coraggio di dare voce a quanti sono discriminati per la condizione di disabilità, perché purtroppo in alcune Nazioni, ancora oggi, si stenta a riconoscerli come persone di pari dignità, come fratelli e sorelle in umanità“.
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