In Italia ancora moltissime persone muoiono a causa di incidenti stradali o rimangono ferite.
Unimamme, oggi dobbiamo fare il punto sulla pericolosità delle strade italiane dove, ogni giorno, muoiono 9 persone.
Unimamme, anche l’ultimo weekend è stato teatro di un sanguinoso bilancio sulle nostre strade. Una mamma ha perso le due figlie: Chiara e Francesca Mercurio che sono morte in un incidente stradale. Ogni giorno in Italia muoiono 9 persone a seguito di incidenti stradali e altre 665 persone rimangono ferite. Il bilancio del 2018 è grave:
Dal 2017 le vittime sono diminuite: -1,3%. Per quanto riguarda i morti è aumentato quello dei pedoni: + 2%, i ciclomotoristi sono il 17,4% in più. Si registrano molte vittime tra i giovani, tra i 19 e i 24 c’è stato un incremento del 25,4%. Secondo l’Aci ci sono alcune province più “pericolose” di altre:
sono le province dove si sono contati più morti, Genova è al primo posto a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi.
Il conteggio dei morti, invece, è scoso a:
Rispetto al 2010, quando ci furono 4 mila morti c’è stato un calo del 19%. Ad Agrigento c’è stato un calo del 78% delle vittime in 9 anni. Questo è successo a :
Per quanto riguarda l’indice di mortalità, cioè i morti in rapporto al numero di vittime per cento le tabelle dell’Aci vedono in testa:
Ai primi posti ci sono anche:
Il venerdì è il giorno in cui avvengono più incidenti, l’orario più pericoloso è tra le 18 e le 20. I percorsi urbani delle autostrade sono i più pericolosi. Sono a rischio:
Sulle strade extraurbane 1 morto su 3 è:
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Le cause degli incidenti sono:
A rendere rischiosa una strada possono essere:
Forse non sapete che esiste un centro di eccellenza per la sicurezza stradale, reso operativo da un protocollo firmato oggi a Roma da Polizia di Stato, Sapienza università di Roma, Fondazione Ania e Asl Roma1. Lo scopo è quello di creare un modello predittivo dei comportamenti e dei profili di rischio per diminuire il numero di incidenti. I dati sugli incidenti saranno incorporati in un database in forma anonima. Il centro, come riportato su Polizia di Stato, elaborerà attività di comunicazione, di comprensione del fenomeno infortunistico in relazione alle cause di inidoneità fisica dei conducenti e svilupperà l’elaborazione e la produzione di dati scientifici sullo studio del fattore umano, partendo dagli incidenti stradali.
Sempre questo nuovo centro sviluperà iniziative di prevenzione dedicate ai cittadini o a specifici ambiti come scuole, centri anziani e luoghi di lavoro per personale sanitario, Forze di polizia che devono prestare il primo soccorso psicologico alle vittime degli incidenti. Unimamme, voi cosa ne pensate della pericolosità delle strade che noi e i nostri figli percorriamo quotidianamente e riportato su Radio24?
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