Una ragazza ha denunciato le violenze avvenute in una casa famiglia.
Una casa famiglia di Caresana, in provincia di Vercelli, è stata posta sotto sequestro dalla polizia per presunte violenze sessuali di gruppo avvenute al suo interno.
Questa mattina, venerdì 13 dicembre, la Polizia di Stato di Vercelli coordinata dalla locale Procura della Repubblica ha sequestrato preventivamente la casa famiglia di Caserana. Inoltre a 5 educatori è stato imposto il divieto di esercitare qualunque attività professionale a contatto con minori. Le accuse che gravano su questa comunità sono molto gravi e, lo ricordiamo, riguardano presunte violenze sessuali di gruppo. Le indagini sono partite la scorsa primavera quando una ragazza di 16 anni si è allontanata volontariamente dalla comunità dove era ospite a seguito dei maltrattamenti subiti dal padre. La ragazzina aveva confidato a sua sorella di essere stata costretta a subire soprusi, maltrattamenti fisici e verbali, fino a episodi di violenza sessuale di gruppo ad opera di altri ospiti della struttura.
La ragazzina aveva raccontato quanto accaduto al personale,ma nessuno aveva preso provvedimenti. Gli uomini della squadra mobile di Vercelli hanno preso provvedimenti per tutelare la minorenne. Nel corso delle indagini è stata scoperta un’altra vittima, una 15enne che è stata subito allontanata dalla comunità. Le vittime erano costrette a trascorrere le giornate nelle loro stanze per timore di attacchi. Le coordinatrici e gli operatori per legge hanno l’obbligo di vigilare sulle giovani a loro affidate e salvaguardarne il benessere psico fisico. Purtroppo pare non abbiano fatto nulla per proteggere le minori loro affidate e tutelarle.
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Ad aggravare la già pesante situazione c’è anche il ritrovamento, durante le perquisizioni, di alcuni registri individuali e di gruppo scritti dalle giovani vittime da cui emergerebbe senza ombra di dubbio la consapevolezza delle educatrici riguardo le violenze. Da un diario personale sequestrato a una delle giovani vittime si evince l’amarezza per le richieste di aiuto fatte al personale che è rimasto completamente sordo al riguardo. Dalle intercettazioni telefoniche invece è stato notato il tentativo delle educatrici di insabbiare tutta la vicenda. Infine sul tablet di uno dei ragazzi è stato trovato anche un video amatoriale girato dai violentatori. Sono stati deferiti in stato di libertà 4 donne e un uomo con un’età compresa tra 52 e 28 anni per reati, in forma di omissione di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo aggravata in concorso. Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Repubblica?
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