Asportato a una paziente un tumore ovarico da 20 kg. L’intervento da record in Puglia.
Un intervento chirurgico eccezionale è stato eseguito in un ospedale della Puglia, ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Ad una donna è stato asportato un tumore ovarico del peso di 20 chili. L’intervento è andato bene.
Asportato a una paziente un tumore ovarico da record
Una giovane donna lamentava dolori all’addome e senso di peso addominale quando i medici le hanno diagnosticato un tumore ovarico che era arrivato a pesare ben 20 chilogrammi. Il tumore è stato individuato grazie alla Tac all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Si è reso così necessario l’intervento chirurgico.
La donna è stata seguita in ambulatorio per alcuni mesi, per distensione e senso di peso addominale, poi è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di citoriduzione addominale, per asportale il voluminoso tumore ovarico. L’intervento è stato eseguito nei giorni scorsi presso la Ginecologia Oncologica dell’Ospedale Miulli, che in un comunicato stampa ha fatto sapere che l’intervento chirurgico di asportazione del tumore ovarico di 20 kg ha avuto successo e ora la paziente è in buone condizioni di salute. La donna è stata dimessa 4 giorni dopo l’intervento. A conferma che tutto è andato bene.
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L’intervento chirurgico è stato eseguito dai chirurghi Vito Carone e Luca Leone, entrambi medici della Ginecologia Oncologica diretta da Francesco Legge, con il contribuito di Ivana Brunetti della Medicina Perioperatoria del Miulli diretta da Vito Delmonte. Riporta l’Ansa. A seguito di questo intervento eccezionale, i medici del Miulli hanno osservato come questo caso confermi l’importanza delle regolari visite di controllo.
Come vi avevamo già riferito, il tumore alle ovaie è molto pericoloso e ha un elevato tasso di mortalità. Si tratta di un tumore difficile da prevenire e anche da diagnosticare, poiché ha pochi sintomi. Uno degli esami che permette di individuarlo è l’ecografia transvaginale, che si fa normalmente durante la visita ginecologica. L’ecografia può essere abbinata al dosaggio del CA 125, un marcatore serico i cui valori possono essere elevati in presenza di tumori sia ginecologici che non ginecologici, così come in patologie non neoplastiche, come epatopatie croniche, pancreatite. In caso di sospetto di tumore ovarico, vengono utilizzate la TAC addome, il clisma opaco con bario e la risonanza magnetica, per verificare la diffusione del tumore e la presenza di eventuali metastasi nel cavo addominale. Il tumore ovarico viene rimosso con intervento chirurgico e dopo l’intervento la paziente può essere sottoposta a chemioterapia.
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Nuove speranze di prendere in tempo il tumore ovarico vengono da un nuovo metodo di diagnosi, messo a punto dall’Università di Adelaide, in Australia, che consiste in un esame del sangue. Le ricerche su una tossina batterica, scoperta per la prima volta ad Adelaide, hanno portato gli studiosi allo sviluppo di un nuovo esame del sangue in grado di ottenere una diagnosi precoce del cancro alle ovaie. Dalla interazione tra la tossina e un glicano (polisaccaride) anormale, espresso sulla superficie delle cellule cancerose e rilasciato nel sangue, è stato possibile scoprire la presenza del tumore da un esame del sangue.
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Il tumore ovarico di grosse dimensioni e grande peso non è una rarità. Nel caso di una donna negli Stati Uniti, in Connecticut, era arrivato a pesare addirittura 60 kg, come una persona. Fortunatamente il tumore era benigno e non si era diffuso oltre l’ovaio, ma per il volume rischiava di mettere a rischio la vita della paziente.
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Che ne pensate unimamme? Avreste mai immaginato che un tumore ovarico potesse arrivare a queste dimensioni e a questo peso?
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