Papa Francesco ha abolito il segreto pontificio per quelli che vengono commessi su minori o su adulti vulnerabili da persone che fanno parte della Chiesa.
Papa Francesco ha firmato due documenti in questi giorni che sicuramente lasceranno il segno. Come riportato da Vatican News, il Pontefice ha abolito il “segreto nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori commessi dai chierici”. Inoltre ha deciso di cambiare la norma riguardante il delitto di pedopornografia facendo ricadere nella fattispecie dei “delicta graviora”, i delitti più gravi, la detenzione e la diffusione di immagini pornografiche che coinvolgano minori fino all’età di 18 anni.
Papa Francesco ha abolito il “segreto pontificio” sui casi di abusi sessuali commessi da chierici sui minori. E’ un documento importante il segreto pontificio è stato abolito sulle denunce, i processi e le decisioni riguardanti i delitti citati nel primo articolo del recente motu proprio “Vos estis lux mundi”. In questo modo, i casi di violenza e di atti sessuali compiuti sotto minaccia o abuso di autorità, i casi di abuso sui minori e su persone vulnerabili, i casi di pedopornografia, i casi di mancata denuncia e copertura degli abusatori da parte dei vescovi e dei superiori generali degli istituti religiosi non godranno più del segreto pontificio.
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Inoltre come riportato anche da Repubblica, la nuova istruzione specifica anche che le “informazioni sono trattate in modo da garantirne la sicurezza, l’integrità e la riservatezza” stabiliti dal Codice di Diritto canonico per tutelare “la buona fama, l’immagine e la sfera privata” delle persone coinvolte. In questo modo il segreto pontificio diventa un segreto d’ufficio che “non osta all’adempimento degli obblighi stabiliti in ogni luogo dalle leggi statali”, compresi gli eventuali obblighi di segnalazione, “nonché all’esecuzione delle richieste esecutive delle autorità giudiziarie civili”. Inoltre, a chi effettua la segnalazione, a chi è vittima e ai testimoni “non può essere imposto alcun vincolo di silenzio” sui fatti.
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Inoltre il Santo Padre ha firmato anche un altro documento nel quale sono state approvate delle modifiche di tre articoli del motu proprio “Sacramentorum sanctitatis tutela” (del 2001, già modificato nel 2010). Con le nuove modifiche si stabilisce che sia considerato un delitto grave riservato al giudizio della Congregazione per la dottrina della fede “l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione, a fine di libidine, di immagini pornografiche di minori di diciotto anni da parte di un chierico, in qualunque modo e con qualunque strumento”.
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Fino ad oggi quel limite era fissato a 14 anni. Con il secondo articolo si permette che nei casi riguardanti questi delitti più gravi possano svolgere il ruolo di “avvocato e procuratore” anche fedeli laici provvisti di dottorato in Diritto canonico e non più soltanto sacerdoti.
Voi unimamme cosa ne pensate di queste modifiche che ha deciso di effetturare il Papa?
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