Una mamma affidataria racconta le bugie delle assistenti sociali di Bibbiano.
Unimamme, oggi condividiamo con voi un’altra storia su Bibbiano, proveniente da una mamma affidataria di una bambina il cui caso è quello pilota nell’inchiesta Angeli e demoni di Bibbiano. La donna, una 47enne di Rolo, ma residente a Novi (Mo) ha ospitato, in casa sua Alice (il nome è di fantasia), una bimba di 10 anni della Val D’Enza.
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Questa mamma affidataria ha avuto con sé la piccola Alice per un anno. I servizi sociali le avevano fatto un brutto ritratto della famiglia d’origine della bambina, che viveva dai nonni, ma successivamente ha cambiato idea. “Li ho incontrati e li ho conosciuti, ho capito che erano persone splendide e generose. Io e mio marito ci siamo sentiti presi in giro dai servizi sociali, perché le loro parole non corrispondevano alla realtà”. Questa bimba era arrivata nel giugno del 2018, l’ultimo giorno di scuola. La donna ha raccontato che i servizi sociali a loro non hanno fatto mancare l’assistenza, una volta alla settimana accompagnavano la bambina a incontrare i parenti e alle sedute di psicoterapia con la dottoressa Imelda Bonetti, che ora è indagata.
“Talvolta Bonaretti mi chiamava nella stanza e rassicurava la bambina dicendole che ora poteva stare tranquilla, perché era affidata a me e a mio marito. Ma non era tutto. “Sia Bonaretti, sia Scalabrini e Veltri davanti ad Alice facevano ritratti negativi della sua famiglia. Dicevano che la madre, che la ebbe da adolescente, non era in grado di badare a lei e che anche il padre era problematico”. La donna ha aggiunto: “le parole usate per descriverli sembravano quelle di chi voleva allontanare la piccola da loro. E poi parlavano male dei nonni: dicevano che la trattavano come una bambola da sofà, che non si erano accorti dell’abuso sessuale che sostenevano avesse subito dal nuovo compagno della madre, che il nonno era scorbutico e faceva volare oggetti in casa, che era stato sgridato dal tribunale, e che la nonna accudiva fin troppo la bambina“.
Quando la mamma affidataria ha incontrato la famiglia d’origine di Alice ha dovuto rivedere tutto quello che le avevano detto le assistenti sociali. “Io e mio marito ci siamo vergognati dell’idea che ci eravamo fatti in base alle descrizioni delle assistenti sociali e abbiamo chiesto loro scusa”. Naturalmente l’amarezza è stata tanta nello scoprire gli inganni degli assistenti sociali “io e mio marito ci sentiamo amareggiati e presi in giro perché abbiamo aiutato una bambina che poteva contare su una splendida famiglia a cui è stata addirittura tolta”. La donna assicura che la bambina sta bene, è ritornata con la famiglia d’origine ed entrambi i nuclei si frequentano. Unimamme, cosa ne pensate di questo caso su Bibbiano di cui si parla su Il Resto del Carlino?
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