La Polizia Postale ha lanciato nei giorni scorsi un allarme per quanto riguarda la creazione e l’uso degli stickers nei messaggi tra i giovanissimi.
La Polizia Postale ha messo in guardia i genitori ed i ragazzi dall’uso degli “stickers”. Quando si usano piattaforme di messaggistica istantanea posso essere inviati oltre ai soliti messaggi di testo, foto o video anche degli adesivi che sono gratuiti. Non sempre gli stickers sono simpatici o divertenti, a volte sono offensivi, violenti, discriminatori, antisemiti ed anche pedopornografici. Il problema sussiste quando i ragazzi, soprattutto i minorenni, si scambiano questi adesivi nelle chat di gruppo. La polizia Postale ha dato dei consigli semplici, ma efficaci per tutelarsi.
Sono sopratutto giovani e giovanissimi che usando le chat si inviano gli stickers. Una moda del momento che può far male. Questi adesivi possono essere scaricati gratuitamente o creati e poi condivisi e possono nascondere un lato negativo, se si fa un uso improprio diffondendo adesivi digitali dai contenuti illeciti (pedopornografici, xenofobi, discriminatori, etc.), si può incappare in un reato grave.
LEGGI ANCHE > “NEL CELLULARE DI MIO FIGLIO HO TROVATO L’INFERNO”: LA CHAT DI WHATSAPP
Anche WhatsApp ha offerto la possibilità di utilizzare accanto alle emoji, gif e pacchetti di stickers messi a disposizione dall’applicazione stessa, anche la possibilità di crearne di personalizzati, ricavandoli da fotografie reali, tramite diverse App gratuite, disponibili per IOS e Android, che ne consentono la modifica, come riportato anche dal sito della Polizia Postale.
LEGGI ANCHE > “PERCHE’ NON POSSO ISCRIVERMI AI SOCIAL?”: LE RISPOSTE DA DARE AI FIGLI
Ed è proprio dalla Polizia Postale che viene lanciato un appello a tutti gli utenti della messaggistica istantanea: “Postate con la testa“.
Inoltre vengono dati dei consigli su come comportarsi nell’uso di questi stickers.
I consigli sono per gli insegnanti ed i genitori, ma anche per i ragazzi.
Consigli per i genitori ed insegnanti:
• sensibilizzare i ragazzi ad un uso consapevole della Rete e, in particolare, dei sistemi di instant messaging (Whattsapp, Telegram……..);
• vigilare sul materiale (video, foto, stickers..) che i ragazzi condividono;
• rivolgersi alle Forze dell’Ordine per segnalare situazioni riconducibili a tale fenomeno e/o per chiedere consigli (https://www.commissariatodips.it/).
LEGGI ANCHE > TELEGRAM ATTIRA I GIOVANI DA WHATSAPP, MA ATTENZIONE AI PERICOLI
Per i ragazzi:
• non create nè partecipate a “gruppi” il cui fine è la diffusione di immagini a sfondo sessuale, razzista ed offensive nei confronti di persone diversamente abili;
• non diffondete o scaricate stickers di tale contenuto;
• se siete a conoscenza che avvengano tali “fenomeni” tra i vostri amici, parlatene con un adulto di riferimento (genitore, docente, allenatore…..);
• non esitate a contattarci sul nostro sito www.commissariatodips.it, per avere utili consigli;
Voi unimamme eravate a conoscenza di questi stickers? Li usate o li usano i vostri figli? Avete mai provato a crearli?
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.
Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…
Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…
Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…