Un bimbo di 10 anni ha consegnato la medaglia d’oro vinta per errore alla rivale.
Unimamme, oggi condividiamo con voi una bella storia che celebra lo spirito sportivo.
Giorgio Torrisi è un bimbo di 10 anni, cintura nera di karate, che durante un torneo svoltosi al PalaCanizzaro di Acicastello, in provincia di Catania, ha vinto una medaglia d’oro. Peccato che l’assegnazione dipendesse da un errore di calcolo dei giudici. Giorgio quindi non era il reale vincitore del torneo e quando ha capito che cos’era successo ha consegnato senza indugio la medaglia alla seconda classificata: Carlotta Bartolo, una ragazzina undicenne. Si trattava della 7° edizione dell’International Edukarate, un torneo che ha visto la partecipazione di350 persone provenienti da tutta la Sicilia.
Subito dopo la premiazione i genitori del piccolo hanno capito che il punteggio non era corretto. Chiara, mamma di Giorgio, ha commentato così l’accaduto: “Mio figlio è abituato a vincere, ma anche a perdere con umiltà, perché è questo che insegno ai miei figli. Ho spiegato a Giorgio che c’è stato un errore e ha voluto consegnare la medaglia a chi l’ha meritata al suo posto. L’onestà è la prima cosa nella vita”.
Così, il bambino ha consegnato la medaglia alla vera vincitrice, una sua coetanea. “Mamma questa medaglia non la merito, perché non l’ho vinta. Devo consegnarla al vero vincitore”. Anche il padre di Carlotta ha voluto commentare il gesto del ragazzino, Giuseppe Bartolo, a sua volta maestro di karate, ha commentato: ““La nostra prima vittoria è questa, trasmettere ai nostri atleti e figli i valori della lealtà. Carlotta ha ottenuto la sua meritata medaglia, ma il vero vincitore morale della competizione, manco a dirlo, è stato Giorgio. Il gesto è stato anche notato dall’organizzatore dell’evento, Salvo Filippello, pedagogista componente della commissione nazionale Csain e coordinatore regionale.”
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Il coordinatore regionale Salvo Filippello ha aggiunto: “un esempio virtuoso, come ente promuoviamo i valori sociali ed educativi, al di la di quelli agonistici. Vuol dire che abbiamo seminato bene. Il nostro obiettivo è creare grandi uomini, più che grandi campioni”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda finita bene di cui si parla su Repubblica?
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