I botti di Capodanno sono una tradizione che piace a molti. Per evitare traumi e ferite anche importanti degli esperti hanno dato dei consigli.
Manca davvero poco all’ultima notte dell’anno 2019. E’ tradizioni festeggiare l’arrivo del nuovo anno con brindisi e fuochi d’artificio. Purtroppo molto spesso avvengono degli incidenti, anche gravi, per colpa dei “botti di capodanno”. Per cercare di prevenire traumi e ferite causate dai botti o dai petardi un chirurgo dell’Unità Operativa di Chirurgia della mano, insieme al suo staff, ha lanciato una campagna di prevenzione.
I botti di Capodanno sono una tradizione, ma ancora troppe persone si improvvisano tecnici pirotecnici esponendo se stessi, parenti ed amici a grandi rischi. In un video realizzato dagli infermieri, fisioterapisti e chirurghi dell’Unità Operativa di Chirurgia della mano del Gruppo MultiMedica, vengono raccontate le “giustificazioni” più ricorrenti di chi si ferisce con i botti: “Volevo solo divertirmi. Ero un esperto nell’assemblare i botti fatti in casa. Ho raccolto un petardo in strada, pensavo fosse già esploso. Era così piccolo, non credevo fosse così pericoloso. Non ho fatto in tempo a lanciarlo”. Il video serve per sensibilizzare sul problema e per cercare di limitare i danni. Infatti, gli incidenti che si registrano nei giorni successivi al Capodanno sono tanti, l’anno scorso ci sono stati 216 feriti un tutta l’Italia, di cui 41 minorenni e 13 casi gravi. Il motto della campagna è “prendi in mano la tua vita, non i botti”.
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Il dottore Giorgio Pajardi, Direttore dell’UO di Chirurgia della mano del Gruppo MultiMedica, ha spiegato che le ferite dai botti sono un fenomeno trasversale: “Il fenomeno degli eccessi nei festeggiamenti di fine anno e dell’uso improprio di petardi e micce è trasversale a tutta la società: da Nord a Sud, indipendentemente dall’età e dal livello di istruzione, non risparmia nessuno. Ci si improvvisa ‘esperti pirotecnici’, senza considerare i pericoli che si corrono. Quando si verificano degli incidenti, vengono danneggiati soprattutto mani, volto, occhi e udito. Per quanto riguarda la mano, l’evento più ricorrente è un vero e proprio trauma da proiettile, un trauma bellico”.
Un trauma da non sottovalutare: “i tessuti si bruciano, coinvolgendo ossa, tendini, nervi. Per quanto le opzioni ricostruttive chirurgiche oggi possano fare molto, queste lesioni a volte sono purtroppo irreversibili. Si tende ancora a sottovalutare l’entità del problema. Da noi all’Ospedale San Giuseppe di Milano, dove arrivano i casi più complessi, quasi sempre per trasferimento secondario, subito dopo Capodanno abbiamo mediamente 3 giorni ininterrotti di sala operatoria”.
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Gli esperti del MultiMedica hanno voluto ricordare dei consigli da seguire per evitare problemi:
1. Non comprare petardi da rivenditori non autorizzati e accertarsi che riportino il marchio CE (che non sta per Chinese Export ma per Comunità Europea).
2. Usare i petardi rigorosamente all’aperto.
3. Non raccogliere petardi inesplosi. I petardi non esplosi sono ancora più pericolosi, anche a distanza di alcuni giorni possono esplodere. Fare attenzione sopratutto ai bambini che li raccolgono per strada o nei giardinetti, il giorno dopo. I genitori dovrebbero prestare particolare attenzione anche fino a 10 giorni da Capodanno.
4. Non alterare i botti, accorpandoli o estraendone la polvere esplosiva per farne di più grandi! Anche le miccette apparentemente più innocue possono diventare pericolosissime, se unite.
5. Una volta acceso un petardo, bisogna allontanarsi e mettersi al riparo.
6. Non puntare petardi contro le persone.
7. Quando le fontanelle terminano lo spettacolo pirotecnico di solito esplodono, se non lo fanno non cercare di capire il perché e trattare il candelotto residuo come materiale inesploso.
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8. Attenzione a non indossare indumenti facilmente infiammabili, le scintille potrebbero dar fuoco ai vestiti acrilici.
9. Non abbandonare petardi in automobile e non utilizzarli in prossimità di liquidi o sostanze infiammabili.
10. Non acquistare bombe carta come la testa di Maradona o altre di provenienza dubbia e con un alto potenziale esplosivo.
11. Non usare armi. Sembra assurdo, ma ci sono ancora persone che si mettono a sparare in aria o, peggio ancora, ad altezza uomo.
In caso d’incidente è bene rivolgersi al Pronto Soccorso, come ricorda il dottore Pajardi: “Se qualcosa va storto e si verifica un incidente rivolgersi sempre ai centri di riferimento della Società Italiana di Chirurgia della mano, ogni Regione ne ha almeno uno. Sono strutture dove operano specialisti in grado di eseguire interventi microchirurgici di salvataggio, che preservano il più possibile la funzionalità dell’arto leso”.
Voi unimamme eravate a conoscenze dei problemi legati a traumi e ferite che possono causare i botti? Seguite o seguirete i consigli degli esperti?
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