Un papà in coma, Cristian De Marco, era bloccato alle Barbados in gravi condizioni, per lui organizzata una gara di solidarietà, ma purtroppo è morto prima di tornare in Italia.
Unimamme, purtroppo ha avuto un triste epilogo la vicenda di Cristian Di Marco, il papà che si era sentito male alle Barbados.
Sabato scorso vi avevamo parlato della vicenda di Cristian Di Marco, il papà che si era sentito male mentre era alle Barbados con la sua famiglia. Per lui, per riportarlo in Italia con una aeroambulanza, c’era stata una gara di solidarietà che in pochissimo tempo aveva permesso di raccogliere buona parte della cifra richiesta per portare l’uomo in Italia. Purtroppo sabato 28 dicembre è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto mai sentire Cristian è morto.
L’uomo è deceduto mentre stava per essere caricato su un aereo che da Bridgetown, capitale di Barbados, avrebbe dovuto portarlo in Martinica. Erano le 15 ora locale, le 20 in Italia. L’uomo aveva avuto un malore subito dopo essere sbarcato sull’isola caraibica, il 18 dicembre scorso. Secondo le testimonianze degli amici l’uomo era partito dall’Italia con male alla schiena, a un orecchio e alla testa. Quando è arrivato alle Isole Barbados le sue condizioni erano peggiorate nonostante avesse cercato di curarsi con segli antiinfiammatori. Tra il 22 e il 23 dicembre Cristian si è rivolto a un pronto soccorso del luogo dove gli hanno dato del cortisone. Dopodiché Cristian è entrato in coma. Due giorni dopo i medici hanno decretato la morte cerebrale. I famigliari di Cristian, accusano però l’ospedale Queen Elizabeth di Bridgtown di non aver prestato cure adeguate all’uomo. Per la verifica della morte cerebrale, questa è stata effettuata “senza fare una tac e solamente in base ad una visita neurologica e agli esami del sangue”.
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Stando alle cartelle cliniche reperite con molta difficoltà la morte dell’artigiano di 43 anni potrebbe essere avvenuta per un cocktaila di farmaci o per una meningite. Come accennavamo per lui era scattata una raccolta fondi. L’uomo si sarebbe dovuto imbarcare sull’aereo alle 17.30 di sabato scorso, per decollare alle 20 e atterrare alle 22 in Martinica. Lì si sarebbe dovuto sottoporre a un intervento chirurgico per estrarre liquido dalla testa. Dopo 24 – 48 ore di osservazione doveva esserci la partenza per l’aeroporto Catullo di Verona dove avrebbe trovato un’ambulanza per condurlo al Poma. Purtroppo il suo cuore si è arrestato. Ad assisterlo, fino alla fine, ci sono stati i suoi famigliari: la moglie Federica e i due figli di 16 e 19 anni che sono già tornati in Italia. Con loro c’erano anche i genitori di Cristian: Tiziano e Gabriella, che erano sopraggiunti alle Barbados prima di Natale. Uno degli amici di Marco, Cristian Andreose, ha pubblicato su Facebook, alcune righe di commiato. “Il tuo sorriso, quando varcavi la soglia del mio ufficio alle 6 del mattino, era uno di quei rari sorrisi che illuminavano le mie giornate.
Un giorno ci rincontreremo Cristian, a presto. ” Ora i famigliari di Cristian attendono i risultati dell’autopsia che verrà svolta in Italia. Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su La Voce di Mantova?
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