Spuntano nuovi testimoni dell’incidente riguardante le ragazze investite a Roma: una donna ha riferito che le giovani stavano attraversando sulle strisce, sconfessando quindi le prime ricostruzioni.
Proseguono gli approfondimenti sulla dinamica dell’incidente che ha visto la morte di Gaia e Camilla, nei pressi del Ponte Milvio, a Roma.
Ormai è trascorsa più di una settimana dalla tragica morte di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due sedicenni travolte e uccise a Roma da Pietro Genovese, un ventenne risultato positivo all’alcol test. La Procura si accinge a vagliare i video che potrebbero gettare nuova luce sul dramma che ha dilaniato 2 famiglie. Gli agenti della polizia hanno richiesto i filmati delle telecamere presenti sulla via. Quindi quello del ristorante che affaccia all’incrocio dove è avvenuto l’investimento e quello del benzinaio a un centinaio di metri di distanza. Non è certo che questi filmati ritraggano quanto avvenuto, ma potrebbero fornire informazioni per stabilire a che velocità, esattamente, stesse procedendo il giovane ora ai domiciliari.
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Nel frattempo i legali dei genitori delle vittime hanno chiamato un loro perito, mentre ci sono testimoni pronti a giurare che le ragazze abbiano attraversato sulle strisce. Secondo la dinamica ricostruita fino adesso le due ragazze avevano iniziato ad attraversare, un’auto si era fermata. La moglie del conducente ha dichiarato: ““il semaforo era verde e andavamo piano perché poco prima diluviava. mio marito si è fermato vicino alle strisce quando ha visto le due ragazze che camminavano. Poi è arrivato il Suv”. Pietro Genovese aveva un tasso alcolemico di 1.5 ed è risultato positivo alla cocaina e gli oppiacei, ma è impossibile stabilire se le tracce rilevate risalissero a quella sera o giorni precedenti.
L’autopsia ha determinato che le due giovani sono morte sul colpo. Inoltre è stato disposto il prelievo dei liquidi biologici che permetterà di capire se avevano bevuto o assunto stupefacenti. Infine, stando a un accertamento tecnico disposto dall’avvocato Cesare Piraino, avvocato della famiglia Romagnoli le ragazze potrebbero aver attraversato con il verde. L’impianto semaforico infatti non diventa giallo, ma lampeggia per 3 secondi con la luce verde prima di diventare rosso. L’avvocato sottolinea: “la circostanza appare determinante sotto il profilo probatorio, se è vero che Genovese sia sopraggiunto sulle strisce col verde, è certo che le ragazze abbiano iniziato l’attraversamento pedonale con il verde”.
Unimamme, cosa ne pensate di questi ultimi aggiornamenti di cui si parla su Repubblica? Voi state seguendo la vicenda? La userete per parlare con i vostri figli, che potrebbero essere stati sia al posto delle ragazze che del ragazzo? Noi lo speriamo.
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