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Salute e benessere bambini

Epidemia di influenza vicina al picco: come prevenire e trattare l’influenza | FOTO

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valeria bellagamba

Si avvicina il picco dell’epidemia di influenza: casi in aumento nella prima settimana del nuovo anno. Cosa sapere per prevenire ed affrontare l’influenza.

Si avvicina il picco dell’epidemia di influenza: casi in aumento – Universomamma.it

Sempre più italiani a letto con febbre, dolori articolari, naso che cola e tosse. Come era già stato previsto, ci stiamo avvicinando al picco dell’epidemia di influenza stagionale. I casi sono aumentati durante le festività natalizie, accompagnati anche da virus simili ma diversi dall’influenza vera e propria, diffusi a causa dagli sbalzi termici e temperature più elevate della media stagionale.

Durante le vacanze di Natale il numero complessivo degli italiani colpiti dal virus influenzale ha superato il milione e mezzo, dall’inizio della sorveglianza. Poi nella prima settimana del 2020, tra Capodanno e la Befana, si è verificata un’impennata nei contagi, registrata in primo luogo dai medici di famiglia. Secondo la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), si è verificato un aumento del 20% dei pazienti colpiti dall’influenza rispetto alle settimane precedenti. Ecco che cosa dice l’ultimo bollettino.

Vicino il picco dell’epidemia stagionale

Dopo il lieve calo registrato nell’ultima settimana dell’anno 2019, nella prima settimana del 2020 i casi di influenza sono aumentati notevolmente, ma non siamo ancora al picco vero e proprio, sebbene manchi poco. Secondo l’ultimo bollettino di Influnet, nella 1^ settimana del 2020, quella che va da lunedì 30 dicembre a domenica 5 gennaio, si sono verificati 286.000 nuovi casi di influenza, per un totale di circa 1.877.000 casi dall’inizio della sorveglianza, il 14 ottobre scorso.

L’aumento dei contagi è stato registrato soprattutto nei giovani adulti e negli anziani, rispetto ai bambini e ragazzi sotto i quindici anni, per via della chiusura delle scuole per le festività natalizie. Stiamo parlando, infatti, del periodo tra Capodanno e la Befana, quando ancora i bambini stanno in casa. L’incidenza totale è di 4,7 casi per mille assistiti. In questo caso, sono colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni nei quali si è avuta un’incidenza di 10,4 casi per mille assistiti.

Le Regioni italiane più colpite dal virus dell’influenza sono: Umbria (5,80 casi su mille assistiti), Marche (8,43 casi), Lazio (5,91 casi) , Abruzzo (8,07 casi) e Campania (6,99 casi).

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Influenza in Italia settimana 30 dicembre 2019 – 5 gennaio 2020 (Influnet)

Per quanto riguarda l’incidenza per fasce d’età, come sempre, i più colpiti sono i bambini., sebbene in misura inferiore rispetto alle settimane precedenti, per i motivi che abbiamo spiegato sopra. Nella fascia da 0 a 4 anni, l’incidenza è pari a 10,37 casi per mille assistiti, più del doppio rispetto agli adulti. Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è di 4,75 casi su mille, in quella 15-64 anni è di 4,97 casi, mentre tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni l’incidenza è di 2,78 casi per mille assistiti.

Incidenza influenza in Italia settimana 30 dicembre 2019 – 5 gennaio 2020 (Influnet)

Secondo i dati disponibili del bollettino di FluNews-Italia, ancora riferiti alla 52^ settimana dell’anno 2019, dall’inizio della sorveglianza sull’epidemia di influenza sono stati segnalati 9 casi gravi di cui 3 deceduti. I 9 casi gravi di influenza hanno riguardato soggetti con diagnosi di Sari (Severe Acute Respiratory Infection-gravi infezioni respiratorie acute) e/o Ards (Acute respiratory distress syndrome-sindromi da stress respiratorio acuto) ricoverati in terapia intensiva, 3 dei quali sono deceduti. I casi sono stati segnalati, da 5 Regioni e Province autonome. In 8 dei 9 casi era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e in tutti i 9 casi è stato isolato un virus di tipo A (4 casi A(H1N1)pdm09, 2 A(H3N2), 3 A/non sottotipizzato).

Circa il 75% dei pazienti con casi di sindrome simil-influenzale riferisce di non essere stato visitato da un medico del Servizio sanitario nazionale ma di aver avuto una sindrome simil-influenzale. Sempre durante la durante la 52^ settimana, la settima di sorveglianza virologica per la stagione 2019/2020, si è osservato un leggero incremento dei campioni positivi all’influenza. Nel complesso, dall’inizio della stagione, sono stati identificati 85 ceppi di tipo A e 38 di tipo B.

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IL segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti ha dichiarato all’Ansa: “Stiamo entrando nella fase di picco dell’influenza stagionale e tra Capodanno e l’Epifania abbiamo registrato un incremento dei casi. Dall’inizio di gennaio abbiamo avuto almeno un 20% in più di persone colpite, e questo si è rilevato in generale su tutto il territorio nazionale“. Durante le vacanze natalizie, con le scuole chiuse, “si è determinata essenzialmente una contaminazione di tipo intrafamiliare ma ora, con la riapertura degli istituti scolastici, ci sarà un ulteriore aumento dei casi influenzali“.

L’aumento dei casi di influenza a inizio anno ha portato anche ad “un aumento delle complicanze di tipo respiratorio e bronchiale, con alcuni casi più gravi di polmonite, soprattutto nei soggetti più fragili come gli anziani“, ha aggiunto Scotti, che invita i soggetti a rischio, come anziani e malati cronici, a vaccinarsi.

Prevenzione e trattamento dell’influenza: le informazioni e i consigli degli esperti

C’è ancora tempo fino alla fine di gennaio – ha ricordato Scotti -. L’influenza si protrarrà infatti per alcuni mesi e, dunque si è ancora in tempo per immunizzarsi e non incorrere in complicanze“.

Quindi vaccini per chi è a rischio,come anziani, bambini, e persone immunodepresse, per prevenire, per tutti gli altri invece valgono le comuni, ma sempre valide, regole:

  • lavarsi di frequente e bene le mani
  • arieggiare gli ambienti chiusi più volte al giorno
  • stare lontano da persone malate.

Vi ricordiamo inoltre le caratteristiche che consentono di distinguere l’influenza da altre forme parainfluenzali:

  • una febbre brusca sopra i 38°C
  • un sintomo sistemico (dolori muscolari o articolari)
  • un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, secrezione o congestione nasale)

I consigli degli esperti, in caso di sussistenza di questi sintomi, sono:

  • rivolgersi al medico per la cura
  • no pronto soccorso ma nemmeno automedicazione
  • molto riposo
  • no sbalzi termici
  • evitare altre persone per limitare la diffusione del virus

Cosa dite unimamme? L’influenza è arrivata a casa vostra, vi siete ammalate voi o i vostri figli?

Tutte le informazioni con i bollettini sull’epidemia di influenza le trovate sui portali: InflunetFluNews-Italia e Influweb.

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valeria bellagamba

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