Due bambini con gravi problemi avevano accusato i genitori di abusi e riti satanici, ma non c’era niente di vero.
Unimamme, la storia che vi raccontiamo oggi riguarda due bambini che hanno accusato i genitori di reati molto gravi dai quali però sono stati scagionati.
All’epoca dei fatti i bambini avevano 8 e 2 anni, ed erano nati affetti da una serie di malformazioni congenite e con ritardi cognitivi e dell’apprendimento all’interno di una famiglia con problemi economici. I piccoli erano in carico ai servizi sociali del loro comune della provincia di Varese. Un giorno, il più grande, ha raccontato ai servizi sociali che il padre lo aveva fatto dormire in auto. Successivamente i servizi sociali hanno preso in affidamento i piccoli che nel 2013 sono entrati a far parte di una comunità della provincia di Varese.
Nel 2014 gli operatori della Comunità hanno rivelato verità sconcertanti relative alla famiglia dei piccoli. Tutto ha avuto inizio dal racconto della bambina che era ancora molto piccola e, lo ricordiamo, affetta da gravi carenze cognitive. La piccola ha raccontato di un rituale, relativo a una sagra patronale del paese d’origine dei genitori, in cui i neonati vengono innalzati nudi come omaggio a San Paolo. Gli operatori hanno pensato a strani rituali, anche la malformazione di cui soffrivano i bambini ha generato confusione e fraintendimenti.
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Da questo racconto si è arrivati all’accusa di maltrattamenti, abusi sessuali sui figli e persino ai riti satanici. Queste accuse erano contenute in una relazione scritta dagli operatori di una comunità della provincia di Varese e hanno tenuto sul filo del rasoio un’intera famiglia per 6 anni. Alla fine il tribunale collegiale di Monza si è pronunciato per un’assoluzione completa. La stessa procura aveva chiesto l’assoluzione. L’avvocato Bono, che ha seguito il padre, ha commentato: “hanno accusato un’intera famiglia di aver violentato e costretto a riti satanici i bambini. Riteniamo che gli operatori della comunità abbiano stimolato nei bambini, soprattutto nel ragazzo, rappresentazione di abusi in famiglia, che hanno portato a una serie di dichiarazioni incoerenti ed assurde da parte del ragazzo. Ora valuteremo il da farsi”. Nel processo era stata coinvolta anche la nonna dei piccoli, che nel frattempo è morta, e uno zio. Unimamme non ci sono parole per una storia simile e per l’inferno subito da questa famiglia, voi cosa ne pensate di quanto raccontato sul Corriere?
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