L’uso non corretto del telefono cellulare provoca il cancro secondo una sentenza della Corte d’Appello di Torino.
Una decisione che sta già facendo discutere e che farà discutere a lungo. La Corte di Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea che aveva stabilito che un uso prolungato e non corretto del telefono cellulare provoca il cancro. Sulla base di questo convincimento l’Inail è stata condannata a corrispondere una rendita vitalizia a un uomo che per lavoro aveva fatto uso a lungo del telefono cellulare, tutti i giorni per molti anni, e in seguito si era ammalato di tumore alla testa, che gli ha provocato un’invalidità permanente. Secondo i giudici, dunque, esiste un nesso di causalità tra uso del telefono cellulare e cancro. Non tutti però la pensano così. Da qui le polemiche.
Secondo la Corte di Appello di Torino un uso quotidiano e prolungato del telefono cellulare, senza le dovute precauzioni, provoca il tumore. La sentenza è uscita il 14 gennaio, confermando la precedente decisione del Tribunale di Ivrea che in primo grado aveva condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale a un uomo di 57 anni ammalatosi di tumore dopo aver usato il telefono cellulare per molte ore al giorno negli anni della sua attività lavorativa.
L’uomo si chiama Roberto Romeo è dipendente di Telecom Italia e per 15 anni ha utilizzato il telefono tutti giorni per lavoro, effettuando lunghe chiamate che complessivamente duravano anche fino a 4 o 5 ore al giorno. “Ero obbligato ad utilizzare sempre il cellulare per parlare con i collaboratori e per organizzare il lavoro – ha detto Romeo a Repubblica -. Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all’udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore. Ora non sento più nulla dall’orecchio destro perché mi è stato asportato il nervo acustico“.
Il cancro che gli era stato diagnosticato era neurinoma dell’acustico, un tumore benigno, ma comunque invalidante. Ora Romeo avrà il suo vitalizio se la Corte di Cassazione confermerà la decisione. Mentre gli avvocati difensori dell’uomo si augurano che dopo questa sentenza storica venga lanciata in Italia una campagna di sensibilizzazione sulla pericolosità per rischio di cancro dei telefoni cellulari.
LEGGI ANCHE –> IL CELLULARE FA CRESCERE LE ‘CORNA’ AI RAGAZZI, DICE UNO STUDIO
Si tratta di “una sentenza storica, come lo era stata quella di Ivrea, la prima al mondo a confermare il nesso causa-effetto tra il tumore al cervello e l’uso del cellulare”, hanno commentato gli avvocati Stefano Bertone e Renato Ambrosio dello studio legale torinese Ambrosio e Commodo che hanno rappresentato Roberto Romeo, intentando la causa contro l’Inail per il danno da uso di telefono cellulare per lavoro.
“Speriamo che la sentenza spinga a una campagna di sensibilizzazione, che in Italia non c’è ancora“, ha aggiunto l’avvocato Stefano Bertone . “Come studio – ha spiegato- abbiamo aperto il sito neurinomi.info, dove gli utenti possono trovare anche consigli sull’utilizzo corretto del telefonino“. Dal canto suo, Romeo ha precisato: “Non voglio demonizzare l’uso del telefonino, ma credo sia necessario farne un uso consapevole“.
Nel prendere la sua decisione, la Corte di Appello di Torino si è basata su quegli studi in materia che attesterebbero la pericolosità dei telefoni cellulari e del rischi di cancro connessi. Studi che sono stati esaminati dai consulenti tecnici della Corte: Carolina Marino e Angelo D’Errico. Sono stati i consulenti tecnici a stabilire l’esistenza del legame di causalità tra un uso non corretto o eccessivo del telefono cellulare e alcune forme di cancro. Proprio su questo punto, tuttavia, ci sono delle divergenze con quello che sostengono numerosi altri studi che negano il nesso causale tra telefonini e cancro.
Secondo la sentenza della Corte di Appello di Torino “esiste una legge scientifica di copertura che supporta l’affermazione del nesso causale secondo i criteri probabilistici ‘più probabile che non‘“. Tuttavia, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sostiene il contrario, come emerge dal rapporto pubblicato lo scorso agosto secondo cui l’uso del cellulare non è associato all’incidenza di neoplasie nelle aree più esposte durante le chiamate vocali.
Al momento secondo gli esperti dell’ISS l’utilizzo prolungato del cellulare, per oltre dieci anni, non fa incrementare il rischio di neoplasie maligne (glioma) o benigne (meningiomi, neuromi acustici, tumori dell’ipofisi o delle ghiandole salivari). I dati attuali, tuttavia, non consentono valutazioni accurate del rischio dei tumori intracranici a più lenta crescita. Inoltre, mancano dati sugli effetti a lungo termine dell’uso del cellulare iniziato durante l’infanzia. Per questo motivo sono necessari ulteriori studi per verificare i rischi legati all’utilizzo del telefono cellulare fin dall’infanzia.
Il rapporto Istisan “Esposizione a radiofrequenze e tumori“, è stato curato con la collaborazione di Arpa Piemonte, Enea e Cnr-Irea e raccoglie i risultati di tutti gli studi in materia. È citato dal quotidiano La Stampa.
LEGGI ANCHE –> IL CELLULARE CREA DIPENDENZA PER I NOSTRI RAGAZZI_ 1 ADOLESCENTE SU 4 È A RISCHIO
Sulla sentenza, Alessandro Vittorio Polichetti, primo ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato all’agenzia Ansa: “L‘ipotesi che l’uso prolungato del cellulare possa causare tumori alla testa non è fondata su una base scientifica. Finora, nessuna correlazione è stata provata tra i campi elettromagnetici dei cellulari e l’insorgenza di tumori. Ci sono solo dei sospetti di cancerogenicità ma non confermati“.
Che ne pensate unimamme della sentenza della Corte di Appello di Torino? Voi come vi regolate con l’utilizzo del telefono cellulare da parte dei vostri figli?
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.
Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…
Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…
Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…