Una mamma lancia una petizione per cambiare le regole a scuola che vietano ai maschi di portare i capelli lunghi.
“Costringere i bambini a tagliare i capelli è un obbligo discriminatorio soprattutto verso noi famiglie di colore“; Bonnie Miller, una mamma londinese ritiene che la regola dei capelli corti dei maschi sia antiquata e sessista: “Si tratta di un obbligo discriminatorio soprattutto per noi famiglie di origine africana, che già partiamo con qualche difficoltà in più, ed è inutile negarlo“. Cosi lancia una petizione per cambiare le regole.
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A proposito di questo, in un articolo al The Atlantic, la giornalista statunitense Dani McClain parla di come spesso la cultura educativa delle famiglie nere si scontri con l’approccio degli istituti scolastici bianchi. Esiste secondo la McClaine un gap culturale a causa del quale i bambini neri fanno più difficolta ad inserirsi a scuola.
La mamma londinese dice di aver fatto crescere i capelli lunghi a suo figlio per una questione culturale e oggi che il figlio Farouk ha 8 anni, per lui, quella chioma riccia e folta, è diventata parte integrante della sua identità. Tra l’altro Farouk, nonostante la sua giovane età, è un modello e ha già 270 mila seguaci su Instagram che adorano il suo look.
Le scuole inglesi sono al 99% molto rigide e tradizionali, sia le pubbliche che le private e fino ai 16 anni i ragazzi devono di solito indossare anche una divisa con lo stemma della scuola di appartenenza. Per le ragazze giacca e gonna mentre per i ragazzi giacca e pantaloni. Per quanto riguarda i capelli i ragazzi li devono portare corti mentre le ragazze lunghi e legati sempre ma mai con le treccine. Parlando con il The Indipendent la Miller ha dichiarato: “È un problema di razza, ma anche di sessismo. Mi pare altrettanto assurdo, nel 2020, che le ragazze debbano indossare le gonne a scuola. Che motivo c’è?“.
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La tesi della Miller non è poi cosi assurda considerando che già 40 istituti superiori hanno eliminato l’obbligo della gonna nella loro divisa. La petizione è già stata firmata da 1500 persone e la Miller è pronta a protestare anche davanti alle camere del Parlamento.
“Sono una madre di un ragazzo londinese di 8 anni con i capelli lunghi… In un mondo in cui le persone hanno tanta paura di essere se stesse e individuali, ho sostenuto con tutto il cuore la sua fiducia nell’essere diverso e ho pensato a quanto sarebbe bello se potesse incoraggiare la stessa fiducia negli altri.” scrive questa mamma nella petizione.
Al momento la scuola dove va il figlio non le fa problemi, l’unica richiesta è che i capelli siano legati in classe, per motivi di igiene e sicurezza. La mamma però è preoccupata per il futuro. Tra l’altro esiste un precedente nel 2018, quando un ragazzo che aveva dei dreadlocks in seguito ad un processo è stato riammesso a scuola. La madre aveva detto in tribunale che si trattava di discriminazione della sua religione rastafariana.
E voi Unimamme cosa ne pensate del dress code a scuola? Questa mamma ha ragione?
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