Sono state separate due gemelle siamesi unite al torace. Intervento chirurgico straordinario in Nigeria.
Grazie a un’eccezionale intervento chirurgico, sono state separate con successo due gemelle siamesi unite al torace e all’addome. L’intervento è avvenuto in Nigeria e ha impegnato un team di 78 persone tra medici e infermieri. Le due gemelline si chiamano Mercy e Goodness Ede Martins. Non potevano esserci altri nomi di buon auspicio per le due bambine. Il fatto risale allo scorso novembre, ma la notizia è stata resa pubblica solo all’inizio del nuovo anno. Ecco cosa è successo.
Mercy e Goodness Ede Martins sono due gemelline nate lo scorso agosto in Nigeria con il torace e l’addome congiunti. Due gemelle siamesi come si usa dire con una brutta espressione per indicare i gemelli uniti in una parte del corpo. Ne nascono ogni 50 e 60 mila parti, secondo una statistica riportata dal Children Hospital di Philadelphia. Di questi gemelli, circa il 70% sono femmine e la maggior parte di loro purtroppo nascono morti. Circa il 75% dei siamesi sono uniti al torace e condividono gli organi. Quando condividono il cuore non è possibile separarli, ma quando hanno parte di altri organi in comune ci sono possibilità di un intervento chirurgico di successo e di sopravvivenza. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi progressi ed è stato possibile separare gemelli siamesi per i quali un intervento chirurgico un tempo era impensabile.
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È il caso delle gemelline nigeriane Mercy e Goodness che sono state separate grazie a un intervento chirurgico di successo durato 13 ore e che ha visto impegnato un team di medici e infermieri di ben 78 persone tutte nigeriane. L’intervento è stato eseguito al National Hospital di Abuja. Un grande successo per tutto il personale sanitario dell’ospedale.
Un ulteriore motivo di orgoglio, poi, è il fatto che i chirurghi hanno operato le due gemelline gratuitamente, perché altrimenti i genitori non avrebbero potuto sostenere i costi di un intervento tanto complesso.
L’intervento chirurgico è stato effettuato lo scorso novembre, ma la notizia si è diffusa solo all’inizio dell’anno, anche per aspettare che le condizioni delle bambine si stabilizzassero e non ci fossero conseguenze post operatorie. A distanza di sei settimane dalla separazione chirurgica dei loro corpicini, Mercy e Goodness sono state dimesse dall’ospedale e sono potute tornare a casa.
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Le due bambine sono state le prime gemelle siamesi ad essere sperate chirurgicamente con successo al National Hospital, un ospedale statale specializzato. Lo ha riferito alla CNN il portavoce dell’ospedale Dr. Tayo Haastrup. “Siamo molto felici e orgogliosi del fatto che il team che ha lavorato a questo intervento chirurgico sia stato tutto nigeriano – ha detto Haastrup – È stato fatto in Nigeria e i genitori non sono dovuti andare fuori dal Paese“.
Emmanuel Ameh, il chirurgo pediatrico che ha diretto il team, ha spiegato che l’intervento chirurgico sulle gemelline è stato effettuato solo a novembre a causa di alcune complicazioni. Infatti, oltre ad essere unite al torace le due gemelline sono nate con l’onfalocele, una malformazione congenita in cui una parte dell’intestino rimane furi dall’ombelico, con una protrusione dall’addome. È stato pertanto necessario prima un intervento chirurgico per correggere questo difetto e solo dopo si è potuto procedere alla separazione delle gemelline. Le bambine hanno avuto bisogno di diverse settimane per riprendersi dal primo intervento. I medici, poi, hanno dovuto affrontare anche tutta una serie di altre complicazioni.
Prima di procedere con la separazione, i chirurghi hanno dovuto esaminare con attenzione la condizione delle bambine. Le gemelline condividevano il diaframma e il fegato, mentre tutti gli altri organi erano separati. I medici dunque sono intervenuti su queste parti in comune tra le due bambine. Prima ancora dell’intervento è stato necessario creare della pelle artificiale in quantità sufficiente per coprire il torace delle bambine dopo la separazione, in sostituzione delle parti di pelle mancanti e soprattutto per proteggerle dalle infezioni. La creazione di pelle artificiale ha richiesto diverse settimane.
Poi i medici hanno dovuto attendere anche l’arrivo di alcune attrezzature mediche che non avevano. Una volta che tutto era pronto, l’intervento è stato eseguito e con grande successo.
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