L’Emilia Romagna è la prima regione a rendere gratuito il Nipt test, un esame prenatale non invasivo che serve a scoprire anche la Sindrome di Down.
Buone notizie dall’Emilia Romagna dove, dopo una fase pilota, sarà possibile possibile, per tutte le donne che lo desiderano, il Nipt ,un test di screening non invasivo e sicuro per donne e feto.
Test sul dna per individuare anomalie
Si parte da Bologna, esattamente il 27 gennaio con l’introduzione di questo test non invasivo (basta solo l’esame del sangue) che l’Emilia Romagna renderà gratuto, in maniera graduale, per tutte le donne in gravidanza, residenti nella regione. Fino a questo momento in Piemonte e in tutta Italia, ad eccezione della Toscana che prevede un rimborso a seconda del reddito, il test è disponibile, ma provatamente e senza alcun rimborso da parte dello Stato. I costi per questa procedura sono tra i 500 e i 700 Euro. Se poi si chiede di rilevare patologie rare il costo lievita.
Il test Nipt non è diagnostico, ma di screening, appunto. Definisce le probabilità che un feto sia affetto da patologie cromosomiche. Permette di identificare:
- nel 99% dei casi la Sindrome di Down
- nel 96% la trisomia 18
- nel 91% la trisomia 13
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Il Nipt può ridurre il ricorso ad amniocentesi e villocentesi, test che presentano una percentuale, seppur bassa, di rischio di aborto. Come accennavamo sarà avviata una fase pilota di 9 mesi che riguarderà l’area metropolitana di Bologna in cui il test sarà proposto con specifica informativa a costo zero alle donne che prenotano il test di diagnostica prenatale nelle strutture del servizio sanitario regionale. Poi il servizio sarà esteso gradualmente a tutto il territorio. Unimamme, cosa ne pensate di questa possibilità di cui si parla su Repubblica?
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