Il dottor Luigi Rainero Fassati, pioniere della chirurgia epatica, ritiene che gli alcolici siano la causa primaria delle morti tra 16 e 22 anni.
L’ormai 84 Luigi Rainero Fassati, pioniere della chirurgia epatica, nella sua lunga carriera, che conta 692 pazienti trapiantati, ci tiene a mettere in guardia i giovani dal consumo di alcol.
Il dottore ricorda infatti uno dei suoi maggiori successi con il trapianto di fegato a un diciannovenne, uscito di strada con il motorino. Lui ebbe l’idea di togliergli il fegato per bloccare l’emorragia in attesa di trovare un altro organo. I suoi assistenti lo ritenevano un matto. “Procedetti all’espianto, sicuro di porre fine alla mia carriera, perché temevo che in quelle condizioni il malato non vivesse per più di 120 minuti. Invece resistette 25 ore, finché il mio aiuto non volò in Austria a prelevare il fegato di un anziano di 78 anni morto a Graz“. L’uomo si riprese e, successivamente, gli confidò che al momento dell’incidente guidava ubriaco. In seguito l’uomo ebbe un altro incidente e morì.
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Ora il dottor Fassati gira nelle scuole per avvertire i giovani riguardo i pericoli dell’alcol. “. Ne ho già incontrati 54 mila. Viola non sapeva che bastano cinque bicchierini di vodka uno in fila all’altro per lasciarci la pelle”. Ha curato 24 giovani in coma epatico, a 8 di loro ha dovuto trapiantare il fegato. Il medico spiega: “il corpo ha tre sistemi per difendersi dall’alcol: il vomito, il respiro che lo elimina al 10-15 per cento attraverso i polmoni, il fegato che lo neutralizza all’80 per cento con l’alcoldeidrogenasi. Ma questo enzima nei ragazzi fino a 18-19 anni non c’è. Già quindici minuti dopo aver bevuto, tutto l’etanolo è in circolo nel sangue. Ecco spiegate le stragi sulle strade”.
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Chi frequenta le discoteche ha il 31,9% di probabilità in più di ubriacarsi rispetto al 7,8% di chi non la frequenta. Ecco il suo parere. “Ogni anno la tv fa 3 mila ore di pubblicità agli alcolici ma non spiega che sono la prima causa di morte dai 16 ai 22 anni e la seconda dai 22 ai 30. Perché, vede, se io asporto mezzo fegato invaso da un tumore, dopo due mesi si rifà. Ora, una superbevuta uccide 2,5 milioni di cellule epatiche, che in 45 giorni si riformano. Ma se ti ubriachi ogni settimana, l’organo è spacciato“. Secondo il medico questa situazione è favorita dalla disgregazione della famiglia, solo 1-2% di chi è seguito dalla famiglia beve, negli altri casi si arriva al 18%. “Oggi si vendono cocktail buonissimi, dolci, molto economici, scorciatoie sicure per l’eccitazione e la disinibizione». Unimamme, voi cosa ne pensate dei dati denunciato da questo luminare e riportati su Il Corriere?
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