Lunedì 21 gennaio una neonata è morta subito dopo la nascita presso l’ospedale Maria Vittoria di Torino. Aperta un’indagine.
Lunedì 21 gennaio si è consumata una tragedia presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino dove una neonata è morta in circostanze da accertare.
La sua mamma, Sonia, una ventenne affetta da diabete, era stata ricoverata domenica sera. La sua era una gravidanza ad alto rischio proprio per via del diabete. La giovane madre era stata ricoverata il 19 gennaio scorso ed era segnalata dall’équipe delle gravidanze a rischio dell’ospedale, la situazione di madre e figlia veniva monitorata, ma ad un certo punto si è deciso di indurle il parto, dal momento che era già alla 36° settimana. Dall’ospedale emerge: “è iniziato in tempi fisiologici e, in previsione della nascita, considerata la macrosomia fetale, veniva allertata la Neonatologia”.
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Martedì 21 alle 22.03 la piccola è venuta alla luce dopo l’epidurale e l’induzione al parto, ma le sue condizioni sono sembrate subito critiche. “Ero stanchissima però purtroppo non c’era la dilatazione giusta. Il travaglio è iniziato solo martedì pomeriggio, la bambina stava bene e in ospedale aspettavamo tutti il suo arrivo però purtroppo non c’era la dilatazione giusta”. Quando è nata le hanno fatto la rianimazione cardiopolmonare. Nonostante le cure è morta. Ora la nonna della bambina accusa: “avrebbero dovuto farle il taglio cesareo. Mia figlia è pure diabetica, non ce la faceva più e stavano passando troppe ore“. Successivamente la polizia ha fatto una visita al reparto di Ginecologia, raccogliendo anche le testimonianze dei famigliari.
Preoccupazione per l’accaduto viene manifestata anche dalla Asl di Torino da cui dipende l’ospedale. “Una donna di 20 anni, con gravidanza ad alto rischio per una malattia metabolica, è stata ricoverata, lo scorso 19 gennaio, presso la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia. Alla ragazza, seguita solo nelle ultime settimane dall’Ambulatorio Gravidanze a Rischio, veniva indotto il parto alla 36esima settimana gestazionale, secondo i protocolli previsti per la sua patologia. Data la situazione ad alto rischio venivano costantemente monitorate le condizioni materne e fetali. Il travaglio è iniziato in tempi fisiologici e, in previsione della nascita, considerata la macrosomia fetale, veniva allertata la Neonatologia” si legge nel comunicato. “Ieri sera, alle ore 22.03, alla nascita della bimba, viste le condizioni cliniche, si procedeva immediatamente alle procedure di rianimazione cardiopolmonare da parte della Neonatologa e dagli Anestesisti presenti. Dopo 30 minuti di rianimazione veniva, purtroppo, constatato il decesso della neonata”.
Il dottor Carlo Picco, commissario dell’Asl commenta “siamo vicini alla famiglia in questo terribile momento è già stata attivata un’indagine interna per ricostruire tutte le fasi della gravidanza e fare chiarezza su quanto è accaduto. Il Servizio di Psicologia Aziendale è già presente in Reparto per aiutare la giovane donna e la sua famiglia ad elaborare il triste evento”. Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda raccontata su La Stampa?
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