Una rivista francese ha testato 20 caricabatterie per smartphone, valutando le indicazioni in etichetta e la loro sicurezza. I risultati del test.
Il magazine francese Que Choisir ha effettuato uno studio su vari caricabatterie per telefonini che sono presenti dal mercato. Incuriositi da come i prezzi oscillavano tra costi molto bassi e costi più elevati, li ha spinti ad esaminare 20 modelli in vendita nei negozi e sui siti internet. Dai risultati si è riscontrato che quasi la metà dei caricabatterie per smartphone presenti in commercio non sono sicuri.
Il magazine francese per fare il test si è prima chiesto perchè i prezzi dei caricabatterie per cellulari in commercio variano da 1 a 35 euro. Per darsi una risposta ha analizzato 20 modelli con prezzi bassi (fino a 15 euro) comprati in popolari catene di distribuzione o su portali online come Amazon, confrontandoli con i caricabatterie Apple e Samsung, venduti a 25-30 euro. I risultati ottenuti non sono dei migliori, infatti, solo 4 modelli sono stati trovati conformi alle normative vigenti in materia di marcatura e sicurezza elettrica. Poi ci sono 5 caricabatterie, compreso quello del noto marchio Alpple, presentano dei difetti minori. Inoltre 11 dei 20 modelli testati presentano delle gravi carenze o sono anche pericolosi.
Per effettuare il test si è valutata la sicurezza in base alla direttiva Bassa Tensione e alla norma europea NF EN 60950-1.
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I caricabatterie testati sono stati divisi in 4 gruppi: quelli sicuri, con piccoli difetti, con gravi errori di progettazione e quelli pericolosi. Ecco i marchi analizzati:
• Gruppo 1 – Caricabatterie sicuri: TEKMEE 40.448.254 (La Foir’fouille, 3,99 €) – ESSENTIEL B 8003310 (Boulanger, 7,99 €) – HOMEDAY X-PERT 370324 (Gifi, 5 €) – SAMSUNG EP-TA20EWE (32,99 €) .
Per questi caricabatterie le etichette ed i documenti sono perfetti ed hanno superato tutti i test di sicurezza. Tensione, frequenza, intensità di corrente, riferimento del modello, nome e indirizzo del produttore, marcatura CE, riciclaggio, uso interno, nota esplicativa chiara sono conformi alla normativa vigente. Prova che è possibile offrire buoni accessori a prezzi equi: tre modelli di questo gruppo costano meno di 8 euro. Il caricabatterie Samsung è altrettanto impeccabile, ma molto più costoso.
• Gruppo 2 – Piccoli difetti: MAXXTER ACT-U1AC2-02V2 (Action, 2,99 €) – APPLE AR1400 (25 €) – RE-LOAD RL-CH-W2P0524-R (Action, 3,99 €) – GOOBAY 73274 (Conrad, 7,99 €. N’est plus vendu) – SELECLINE 87040 / TC3A842A (Auchan, 6,90 €) .
Questi caricabatterie non sono pericolosi, ma i produttori hanno trascurato i loro obblighi di etichettatura. In nessuno c’è il simbolo “doppio isolamento” (dispositivo di classe 2, senza messa a terra, isolamento rinforzato senza parte metallica accessibile). Molti non riescono a specificare che questo accessorio va utilizzato solo in ambienti chiusi. Invece, altri non spiegano i simboli apposti. Tuttavia, è possibile utilizzare in sicurezza questi caricabatterie.
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• Gruppo 3 – Gravi errori di progettazione: HOÉ P.K.0504 / LY-SA20 (E. Leclerc, 14,90 €) – TEMIUM 4279441(Darty, 14,99 €) – DEPOSITO ELETTRO 937554 (6,92 €).
I prodotti di questo gruppo presentano un rischio a causa di gravi difetti di progettazione o di fabbricazione. Que Choisir spiega: “Ad esempio, abbiamo osservato più volte che la saldatura dei fili di alimentazione a bassa tensione sul circuito stampato è insufficiente. Lo standard richiede che siano collegati da due dispositivi di fissaggio indipendenti”.
• Gruppo 4: decisamente pericoloso: ZINNIAYA XD35704 (ZinFRaya sur Amazon, 0,19 €) – A1400 (Top4pc sur Fnac, 4,99 €) – COMOMINGO XD35703 (JKen sur Amazon, 13,99 €) – COMOMINGO AR-600 (Dailyinfr7shop sur Amazon, 0,99 €) – JOJA XBA014 / YHC 10-67 (Babou, 5 €. Produit retiré de la vente) – EP-TA20EWE (Little boutik sur Rakuten, 6,95 €. Produit retiré de la vente) – ATA-U90EWE (APC Store sur Fnac, 2,20 €) – AR-600 (Minilnthebox, 0,96 €).
Questi caricabatterie sono pericolosi: “Questi prodotti sono così pericolosi che è molto preoccupante trovarli sul mercato. Oltre alla solita negligenza relativa all’etichettatura (alcuni non recano alcuna iscrizione e sono stati consegnati in una semplice plastica trasparente), questi caricabatterie presentano gravi difetti di progettazione. Cavi a bassa tensione fissati in modo errato, tensione di isolamento insufficiente, mancanza di protezione interna da sovraccarichi e cortocircuiti … I rischi di innesco di incendi sono reali. Tanto più che molti di questi modelli non hanno resistito al test dielettrico e che le differenze minime tra i componenti non sono rispettate (distanze in aria e distanze di dispersione), il che dimostra sono male isolati. Abbiamo osservato archi elettrici tanto impressionanti quanto spaventosi. La ciliegina sulla torta, questi accessori sono spesso molto fragili: la metà di loro si è rotta durante il nostro test di caduta a 1 metro”.
Voi unimamme che caricabatterie usate? Li conoscete questi del magazine francese, li avete mai provati?
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