La scuola ha il compito di insegnare e preservare la nostra memoria. Secondo un sondaggio però gli studenti di oggi hanno molte lacune riguardo un tema importante come l’olocausto e la giornata della memoria.
Abbiamo dimenticato di ricordare che: “l’olocausto è una pagina del libro dell’umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria”. Queste parole sono state scritte da primo Levi quasi ottant’anni fa un’eredità ma anche un monito per le future generazioni.
Il 27 gennaio si ricorda la Shoah: dal 2000 il governo italiano ha istituito la Giornata della Memoria per ricordare che in questa data, nel 1945, i sovietici sono entrati nel campo di sterminio di Auschwitz e hanno liberato i sopravvissuti. In questo campo, va ricordato, sono morti oltre 6 milioni di ebrei. In occasione della Giornata della memoria, scuola.net ha voluto chiedere direttamente ai ragazzi tramite una web servey che ha coinvolto più di 3000 studenti di medie superiori e università. L’esito non è stato però molto rassicurante visto che circa uno studente su 10, sostiene che ricordare non è importante. Tramite questi dati si è potuto constatare che il problema principale dei giovani sia la mancanza di informazione e non la mancanza di empatia.
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Di seguito alcuni dati preoccupanti:
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Giornata della memoria: dopo la scuola e la famiglia, internet e tv possono e devono fare di più
Perché tanta ignoranza? Il sondaggio ha chiesto direttamente ai ragazzi che hanno fornito le loro spiegazioni: per il 50% la colpa è della scuola (il nazismo viene trattato poco o male). E quindi le informazioni i giovani le prendono da Internet e tv. Meno dalle famiglie.
Ma cosa comporta tutto ciò? Skuola.net ha chiesto agli studenti se pensano che l’orrore della Shoah possa ripetersi oggi e le risposte spaventano:
Ciò significa che l’ignoranza mista al clima di intolleranza presente nel nostro paese condiziona la speranza e la percezione dei giovani:
Ciò è dovuto, come dicevamo, al clima di odio sociale percepito: la maggior parte degli studendi (3 su 5) percepisce l’odio sociale più forte oggi che in passato.
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Insomma unimamme, c’è ancora molto da fare per far sì che questa giornata abbia la considerazione e l’importanza che merita. Non si può e non si deve restare indifferenti rispetto a ciò che è successo, proprio per evitare che possa riaccadere. Ricordare per evitare e prevenire, ma senza odiare. Solo così si può sperare in un futuro migliore.
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