Un’ora di lettura ad alta voce al giorno a scuola ha effetti incredibilmente positivi su aspetti importanti nell’apprendimento dei bambini.
Giunti Scuola e l’Università di Perugia hanno svolto nel 2019 una ricerca intitolata: Leggimi ancora da cui sono emersi i grandi benefici della lettura ad alta voce per i bambini.
Un’ora di lettura al giorno con il proprio maestro, esercitata in continuità e per un periodo congruo, proponendo testi sempre diversi incide dal 10 al 20% su aspetti fondamentali:
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Per esempio si sviluppa l’intelligenza verbale, si migliora la comprensione del testo e le abilità cognitive che incidono nella gestione delle azioni quotidiane. La lettura ad alta voce ha questi effetti indipendentemente dalle condizioni iniziali. Anche i piccoli che partivano da un livello cognitivo molto basso sono cresciuti in maniera rilevante, idem i bambini che partivano da un livello alto. Lo studio si è svolto così:
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Al termine di questo studio condotto da Federico Batini, professore di pedagogia sperimentale, metodologia della ricerca educativa e metodi e tecniche della valutazione scolastica dell’Università di Perugia, si è riscontrato che la lettura ad alta volce agisce su:
In relazione alle abilità cognitive di base, il miglioramento dei bambini si è avuto non solo nella gestione delle informazioni in entrata scritte e orali e nella comprensione del testo, ma anche nei compiti, nella gestione di situazioni problematiche a casa, di una partita, di un saggio di danza, ecc.
“La lettura ad alta voce può essere considerato uno strumento di ‘educazione democratica’ e andrebbe inserita in modo stabile nelle scuole di ogni ordine e grado come palestra per la vita, come esercizio in grado di allenare la mente. Non ha costi ulteriori per la scuola, perché somministrata dai docenti della classe stessa, che anzi, sono ancora più motivati e creativi nell’inventare set e riti speciali per segnalare l’ora di lettura ai bambini. Ma soprattutto, è per tutti. Così potremmo raggiungere una vera democrazia dell’apprendimento: leggere ad alta voce a scuola tutti i giorni, per un tempo congruo, riuscirebbe a ridurre il notevole impatto che la provenienza socio-culturale ha sulle probabilità di successo formativo e sulla vita futura delle persone” ha spiegato Batini.
Unimamme, cosa ne pensate di questo studio di cui si parla su Repubblica?
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