Un’insegnante di una scuola materna di Benevento ha preso la meningite ed ora è ricoverata in gravissime condizioni, la situazione per i bambini è sotto controllo.
Continuano a rimanere gravissime le condizioni di un’insegnante di una scuola materna di Benevento che è stata ricoverata per una meningite presso l’ospedale Cotugno di Napoli.
L’insegnante trentenne è stata ricoverata nella notte tra venerdì e sabato, la donna è stata visitata dai medici della continuità assistenziale che hanno subito riscontrato i sintomi della malattia. Così, la donna è stata trasferita al pronto soccorso dell’Ospedale Rummo e, successivamente, al Cotugno della capitale partenopea, specializzato in malattie infettive e urgenze infettivologiche. Il direttore dell’Asl Gennaro Volpe ha voluto però rassicurare su come stanno gestendo la situazione.
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“Abbiamo 16 bambini che erano stati a stretto contatto con l’insegnante. Di questi, 14 avevano fatto il vaccino per la meningite, mentre gli altri due non lo avevano ancora fatto per motivi di salute. Subito abbiamo contattato le mamme, che sono state avvertite dell’infezione da meningococco, così come i pediatri di base, che saranno a disposizione delle famiglie. Al momento la situazione è sotto controllo, sia perché è già stata messa in atto la profilassi per tutti e 16 i bambini, che per quanto riguarda la copertura vaccinale ottimale. Comunque la nostra azienda rimane a disposizione delle mamme dei piccoli. È una fortuna che i genitori ci abbiano seguito in questo progetto, vaccinando i propri figli. Intanto, la scuola non resterà chiusa, in quanto la meningite si trasmette per via diretta e quindi le linee guida non prevedono questa misura precauzionale”.
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La profilassi, necessaria in questi casi, è stata limitata ai bambini dell’asilo a cui la donna insegnava e al personale dell’istituto. La profilassi è stata avviata anche per chi è entrato in contatto diretto con la donna negli ultimi 7-8 giorni, quindi anche i famigliari come il compagno e il figlio di lui. Luca Milano, vicepresidente Omceo commenta: “È superfluo sottolineare che tra il coronavius cinese e il caso di meningite a Benevento, si è creata immediatamente la psicosi tra i nostri pazienti. Confrontandomi con i miei colleghi, mi sono reso conto che tutti abbiamo registrato un aumento delle richieste di visite dai nostri pazienti nella giornata di ieri, nonostante fossimo in pieno weekend. Noi siamo tutti a disposizione, ma è importante far passare il messaggio che il contagio avviene esclusivamente per contatto diretto tra il malato e il sano. Contatto peraltro avuto negli ultimi 7/8 giorni. Quindi, il panico è assolutamente ingiustificato, perché non c’è nessuna catena di Sant’Antonio con coinvolgimenti trasversali dei familiari e di altre persone che sono entrate in contatto con la persona malata. Per fare un esempio pratico, le mamme dei bimbi che erano nella classe della maestra non devono fare nessuna profilassi, in quanto Il contagio avviene il per passaggio del batterio responsabile dell’infezione, da un organismo all’altro». Si sospetta che sia un caso di meningite batterica e, al momento, sembrerebbe isolato. A Napoli si sono verificati altri due casi di meningite nel 2016 e nel 2017. Unimamme, cosa ne pensate di quanto accaduto e riportato su Il Mattino?
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