Una mamma e la sua bambina ancora in grembo sono state operate in un ospedale di Napoli con un intervento mai avvenuto prima e che le ha salvate entrambe.
Unimamme, oggi vi parliamo di un esempio di ottima sanità italiana e di un intervento eseguito per la prima volta che ha permesso di salvare la vita a una mamma e a sua figlia ancora nel suo grembo.
Mamma e figlia salve con un incredibile intervento
Mamma Francesca (il nome è inventato per tutelarne la privacy) una donna di 37 anni in attesa della sua quarta figlia si è rivolta al Centro per le gravidanze a rischio del Policlinico Federico II tramite l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Emodinamica, UTIC diretta da Giovanni Esposito. Il sospetto iniziale era quello di “possibile infezione virale al quarto mese di gravidanza“, purtroppo i risultati hanno mostrato una situazione ben più grave. L’esame ecografico ha messo in luce un grave problema: una massa intracardiaca che minacciava la vita di madre e figlia.
Le ipotesi erano 2: o un tumore cardiaco o un grande trombo intraventricolare con il rischio di infarto o embolia. Mamma e figlia vengono trattate da Maurizio Galderisi, responsabile del programma interdipartimentale di emergenze cardiovascolari e complicanze oncoematologiche, ma le cure non danno risultati. Francesca era disperata, perché teneva molto a questa gravidanza, avuta dopo 2 aborti. Lei quindi era pronta a tutto pur di avere sua figlia. Per salvare entrambe si doveva provvedere a un intervento mai realizzato prima in circolazione extracorporea. «Dovevamo operare la madre facendo sopravvivere la bimba nonostante la privazione della normale circolazione sanguigna fornita dal battito cardiaco della mamma. Una procedura chirurgica da pianificare partendo da zero» hanno detto i medici di Napoli.
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Inoltre bisognava limitare l’uso di farmaci dannosi per il feto, per ottenere la riuscita dell’intervento si sarebbe dovuta minimizzare l’incisione per ridurre l’esposizione del feto agli stress chimici, fisici e traumatici, ma anche tenere sotto controllo i tempi operatori. L’intervento si è svolto ai primi di gennaio, mamma e bambina sono state assistite da 3 diverse equipe: i cardiochirurghi e gli anestesisti rianimatori per l’esecuzione dell’intervento (con infermieri specializzati e una strumentazione chirurgica ad hoc) e gli ostetrici pronti a intervenire in caso di aborto o di emorragia uterina. Tutto è andato bene e la massa trombocitica è stata rimossa. Anna Iervolino, direttore generale dell’ospedale ha commentato così: “ancora una volta il nostro Policlinico ha dimostrato di essere un perno essenziale della rete assistenziale Campana. Dalla prima visita ad un intervento straordinario, questa mamma ha visto rinascere le sue speranze di vita e quelle della bimba che aveva in grembo. Risultati come questo non si possono ottenere senza grandi professionalità, né senza una straordinaria capacità di coordinamento tra le diverse unità operative. Un lavoro di squadra che consente a questo policlinico di offrire a pazienti campani e non moltissime prestazioni di eccellenza, cancellando i viaggi della speranza e anzi diventando motivo di migrazione sanitaria attiva”. Ora mamma e figlia sono in follow up , Francesca darà alla luce la piccola in primavera e il suo nome sarà: Vittoria. Unimamme, cosa ne pensate di questa bella storia di cui si parla su Il Mattino?
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