L’ex moglie impediva a un papà di vedere la figlia, ora l’uomo dovrà essere risarcito dallo Stato italiano: così ha deciso la Corte Europea.
La coppia si era separata nel 2009 e l’ex moglie dell’uomo si era trasferita nel padovano con la loro bambina di 3 mesi. Fin da subito l’uomo ha segnalato che la donna gli creava difficoltà nel vedere la figlia. I primi anni erano trascorsi in questo modo.
Nel 2014 il Tribunale dei minori aveva affidato alla mamma la custodia esclusiva. Pochi mesi dopo i giudici avevano ammonito la donna riguardo il mancato rispetto del diritto di visita da parte del padre. Nel 2015 le cose erano cambiate, era stata imposta la custodia congiunta, ma anche in questo caso non c’erano stati i risultati sperati, l’ex moglie continuava a impedire all’uomo di vedere la figlia.
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Nel 2017 gli assistenti sociali avevano riferito al giudice tutelare che la madre “manipolava la figlia per aizzarla contro il padre“. Nel 2019 la piccola era stata nuovamente affidata ai servizi sociali. Nel frattempo il padre ha presentato ricorso contro lo Stato italiano alla Corte europea. I magistrati di Strasburgo hanno dato ragione al papà, sottolineando che le autorità italiane “nonostante la perizia che metteva in luce l’ influenza nefasta della madre sulla minore e la necessità di intervenire affinché egli potesse mantenere un legame con sua figlia, le autorità non hanno trovato soluzioni. Il padre ha potuto esercitare il suo diritto di visita soltanto in maniera molto limitata a causa dell’ opposizione della madre della minore, e quest’ ultima ha così potuto mandare a monte qualsiasi progetto di riavvicinamento previsto”.
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La lesione del diritto genitoriale è imputabile alla madre, ma che “una mancanza di collaborazione tra i genitori separati non può dispensare le autorità competenti dal mettere in atto tutti i mezzi che possano permettere il mantenimento del legame familiare”. Invece i magistrati italiani non hanno attuato misure concrete e utili per risolvere la situazione e hanno“tollerato per circa otto anni che la madre, con il suo comportamento, impedisse che si instaurasse una vera e propria relazione tra il ricorrente e la figlia”. La Corte di Strasburgo ha quindi deciso per questo papà oggi 46enne un risarcimento di 13 mila Euro (lui ne aveva richiesti 150 mila) più 10 mila Euro per le spese sostenute che lo Stato italiano dovrà risarcirgli.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda e della sua soluzione raccontate su Tgcom? Voi vi siete mai trovate in una situazione simile?
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