Una coppia in Argentina è stata accusata di aver lasciato la figlia di 2 anni sepolta fino al collo nella sabbia per 45 minuti mentre faceva sesso in acqua.
Una coppia in Argentina è stata accusata di aver sepolto la figlia di due anni fino al collo nella la sabbia e di averla lasciatali per 45 minuti. Quando la polizia è arrivata sulla spiaggia di Santa Clara del mare, 400 km a sud di Buenos Aires lunedì scorso, a trovato la piccola “bruciata dal sole e affamata”. Infatti quel giorno le temperature erano molto alte in quella zona.
LEGGI ANCHE —> NEONATO ABBANDONATO NELL’ANDRONE DEL PALAZZO: “PIANGEVA DISPERATO” | FOTO
Seppelliscono la figlia di 2 anni fino al collo: arrestati
La polizia ha arrestato la coppia, entrambi di 29 anni, dopo che hanno fatto resistenza all’arresto. Inoltre i poliziotti hanno trovato l’uomo e la donna in possesso di droga: cannabis, estasi e più di 200 pillole del sedativo Rivotril nella borsa della donna.
Sarebbero stati i bagnanti in spiaggia a chiamare la polizia. La coppia si stava esibendo in atti osceni in mare secondo le ricostruzioni. E la bambina era sepolta nella sabbia fino al collo rossa in viso per il caldo, secondo i testimoni: ” c’erano circa 35°, quindi immaginate come poteva stare quella povera bambina”. I due facevano stavano facendo sesso in acqua davanti a tutti, bambini compresi e c’era anche chi li incitava e chi li filmava.
Il padre della piccola è argentino e la madre è del Paraguay, ora la figlia è stata portata via, in custodia temporanea.
LEGGI ANCHE —> NEONATO ABBANDONATO VIENE “ADOTTATO” DA 15 MAMME GENEROSE (FOTO)
Davvero sconcertante, i genitori dovrebbero dare la precedenza ai propri figli sempre e comunque ma soprattutto quando sono cosi piccoli come la bimba di questa brutta storia. Ora speriamo che la figlia starà meglio.
E voi Unimamme cosa ne pensate di questa storia sconcertante raccontata anche dal Daily Mail? Vi è mai capitato di dover intervenire vedendo un bambino in difficoltà?
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.