Per 7 medici dell’ospedale Gemelli di Roma è stato chiesto il giudizio in merito alla morta di Giulia Saraceni, bimba morta a causa del morbillo.
Nel 2014, una bambina di 4 anni, Giulia Saraceni, è morta all’ospedale Gemelli di Roma a causa di una complicazione determinata dal morbillo, ora 7 medici vanno a processo.
Bimba morta per complicazioni da morbillo
La piccola era figlia di 2 medici, nipote di Vincenzo Saraceni, medico di lunghissima carriera, ordinario di Medicina alla Sapienza. Nel 2006 la bambina era stata sottoposta all’esavalente, ma al secondo richiamo Giuli soffre di 3 mesi di febbre, così la piccina, figlia di 2 medici non viene vaccinata. Nell’autunno del 2014, precisamene il 18 ottobre la piccola viene ricoverata al Gemelli di Roma. Secondo il consulente della procura i medici avrebbero dovuto cercare subito il virus sapendo che Giulia non era stata vaccinata. Il 3 gennaio sucessivo i medici cercano il virus, ma nel frattempo la bambina muore a causa di una Pess, panencefalite subacuta sclerosante, una rara forma di encefalite causata dal virus del morbillo, il 7 marzo del 2015.
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Il pm Attilio Pisani ha chiesto l’archiviazione del caso per 3 volte, secondo i consulenti infatti il morbillo “si è manifestato in modo atipico ed è decorso in modo silente”. Inoltre “anche l’eventuale precoce diagnosi non avrebbe consentito di evitare l’evento“. Quando è stata chiesta la terza archiviazione il giudice ha deciso che si debba chiarire se la ricerca tempestiva del morbillo avrebbe potuto salvare la vita della bimba. Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla sul Corriere?
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