Gli elogi degli insegnanti agli studenti per i loro comportamenti positivi sono più efficaci dei rimproveri per quelli negativi. Una ricerca lo conferma.
Gli studenti hanno bisogno di apprezzamenti per comprendere quale comportamento è atteso da loro. Lo sostiene una recente ricerca secondo la quale i bambini lodati per i comportamenti positivi anziché rimproverati per quelli negativi migliorano la loro condotta in classe, merito di una maggiore autostima e fiducia in se stessi.
Secondo la ricerca pubblicata su Educational Psycology di cui si parla su l’Independent gli alunni sono più attenti in classe e concentrati sui compiti se vengono elogiati anziché puniti. La ricerca è stata condotta su più di 2500 alunni negli Stati Uniti. Il campione è stato diviso a metà:
I risultati hanno mostrato che gli alunni che venivano apprezzati più che rimproverati hanno aumentato la concentrazione del 20-30% rispetto a quelli in cui il rapporto apprezzamento-rimprovero (PRR, praise-to-reprimand ratio) era più basso.
LEGGI ANCHE —> PSICOLOGI A SCUOLA PER PROMUOVERE SALUTE E BENESSERE TRA GLI STUDENTI
Paul Caldarella, docente della Brigham Young University nello Utah che ha guidato lo studio ha spiegato che: “la lode è una forma di feedback degli insegnanti e gli stuendi hanno bisogno di quel feedback per capire quale comportamento è atteso da loro e quale comportamento è apprezzato dagli insegnanti”.
Purtroppo, come dimostrato anche da diverse ricerche, spesso gli insegnanti tendono a rimproverare gli studenti che si comportano male con la stessa frequenza o, peggio, con maggiore frequenza, con cui elogiano i comportamenti positivi degli stessi, e questo è un problema secondo gli studiosi perché mina l’autostima e la fiducia in se stessi dei ragazzi.
Logicamente ciò non significa non riprendere se necessario, ma che, secondo quanto spiegato dagli esperti, occorre equilibrare e favorire un atteggiamento di tipo positivo piuttosto che uno intollerante. E questo ci ricorda anche la nostra Daniela Lucangeli che spiega come sia necessario tenere presente la “warm cognition” quando si parla di apprendimento nei bambini, ossia che le emozioni contano.
LEGGI ANCHE —> NUOVA DISCIPLINA NELLE SCUOLE DEL VENETO: IL LEI AI PROFESSORI E LA DENUNCIA DEI GENITORI AGGRESSIVI
E voi Unimamme cosa ne pensate di questa ricerca, siete d’accordo?
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.
Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…
Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…
Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…