Antonio Scala, un 69enne di Taviano, nel basso Salento, adescava ragazzini minorenni per abusarne sessualmente, ora è stato arrestato.
L’uomo, di Taviano, attirava ragazzini minorenni, alcuni non avevano nemmeno 14 anni, in un casolare isolato dove li costringeva ad atti sessuali.
A far emergere questa vicenda di pedofilia è stato il papà di uno dei ragazzini che, nei mesi scorsi, si è rivolto ai carabinieri. L’uomo era stato anche testimone di atti sessuali espliciti compiuti da Scala sui ragazzi. Quando è stato scoperto il pedofilo ha tentato di giustificarsi spiegando che stava dando consigli ai giovani su come approcciarsi alle ragazze. L’indagine, avvenuta sotto il coordinamento del sostituto procuratore Stefania Minnini, ha portato alla luce molteplici episodi di violenze e diverse vittime.
Il papà ha ricevuto la confessione di quanto subito dal figlio. Gli investigatori hanno dovuto ottenere la fiducia dei giovani per procedere, cosa non facile. Si è scoperto così che le violenze sono avvenute dal gennaio del 2018 all’Aprile del 2019. Inoltre vi è stata anche cessione di materiale pedopornografico. Il pedofilo sceglieva ragazzini vulnerabili e incapaci di ribellarsi, offrendo loro un luogo dove giocare a carte, mangiare pizza e patatine e fumare. In diverse occasioni ha attirato le vittime con la promessa di far loro incontrare altre ragazze.
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L’uomo ora è accusato di violenza sessuale continuata sui minorenni e produzione di materiale pedopornografico. Il gip Giuliana Proto ha quindi disposto l’arresto in carcere di Scala. Inoltre la possibilità di reiterazione del reato era alta. “E’ assai elevato in considerazione in primo luogo dell’abitualità delle condotte perpetuate per un lungo lasso di tempo senza soluzione di continuità, in secondo luogo per la tipologia dei reati che denotano una perversione sessuale e quindi un’elevatissima pericolosità sociale specifica”. Vi era poi il rischio di inquinamento probatorio. Le indagini sono in corso e non si esclude che oltre ai 5 ragazzi coinvolti ce ne siano altri. L’indagato infatti si appostava anche davanti alle scuole per adescare i ragazzi. Ora il pedofilo si trova nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce.
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