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“Mi dicevano ucciditi”: vittima dei bulli a 16 anni lascia la scuola ma si prende una rivincita | FOTO

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Gaia Fabbrini

Vittima di bullismo a scuola per 10 anni, Erika, sedicenne di Cagliari, è costretta a lasciare la scuola. Ma non si arrende e diventa scrittrice

“Mi dicevano ucciditi”: la storia di Erika, da vittima di bullismo a scrittrice | FOTO – Universomamma.it

I suoi compagni la prendono in giro giorno dopo giorno, anno dopo anno. Le tirano i capelli, le dicono che non sa vestirsi e che è una fallita, la isolano, le dicono di uccidersi. Questa è la storia di Erika, una ragazza di Cagliari che ama studiare e vorrebbe continuare a farlo ma è vittima di bullismo e vive l’inferno a scuola. Prima da bambina alle elementari, poi da ragazza alle medie ed infine anche al liceo da adolescente. Un vero e proprio incubo, Erika decide cosi’ di lasciare la scuola e di chiudersi in casa, iniziando anche a soffrire di attacchi di panico.  “Ero considerata asociale e mi prendevano in giro anche per come mi vestivo. Alla fine non ce l’ho fatta e per non sprofondare nel baratro sono stata costretta a lasciare la scuola. Per me è stata una sofferenza enorme. Amavo studiare, amavo seguire le lezioni. Ma a casa non parlavo nemmeno più, ero dimagrita tantissimo, dovevo fare qualcosa. Non potevo nemmeno azzardarmi a iscrivermi ai social perché non avrei fatto altro che incentivare minacce e soprusi” racconta Erika, spiegando che solo un’amica le è rimasta vicino.

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Il riscatto di Erika Orrù: da vittima di bullismo a scrittrice

Erika però non si arrende. I suoi genitori e la nonna le stanno vicino, la sostengono. Erika inizia a scrivere, la penna diventa la sua migliore amica, forse scrivere è anche una terapia. Nelle sue brevi storie prendono forma due personaggi, Marika e Giada, che vivono delle storie di bullismo, proprio come lei. Erika comincia a passare tanto tempo sulla rete anche se preferisce evitare profili social e si imbatte in una community di scrittura che la esorta a scrivere un libro. Cosi i personaggi dei suoi racconti, Marika e Giada, prendono vita in un vero romanzo dove una delle due protagoniste ha un triste epilogo, mentre l’altra grazie al suo coraggio riesce a riscattarsi. Nella community i miei lettori mi avevano incoraggiato a mandare il testo a una casa editrice. Così ho fatto, e dopo pochi giorni mi hanno telefonato, dicendomi che l’avrebbero pubblicato“. Il titolo è “E vissero tutti dannatamente infelici“.

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Infine, dunque, arriva la telefonata che le cambia la vita: il suo libro verrà pubblicato! “Non posso descrivere cosa ho provato in quel momento. È stata una gioia immensa. Dopo tanti giorni tristi, dopo tante batoste, potevo dire che ce l’avevo fatta“. Ma non è finita.  Erika all’età di sedici anni ha espresso il suo più grande desiderio, diventare scrittrice: “sto già lavorando a un altro libro. E poi spero di non sentirmi più sola e di poter condividere le miei gioie e anche le mie cadute con quegli amici che mi sono sempre mancati“. Erika oggi ha 18 anni ed ha già pubblicato 2 libri (il secondo si intitola “Legami al tuo cuore“) e ne sta scrivendo altri due. 

Una storia che dimostra che grazie al proprio coraggio e grazie anche all’amore ed al sostegno di dei genitori il bullismo si può vincere e che le sofferenze, oltre a lasciare cicatrici, possono anche evolvere in qualcosa di positivo.

E voi Unimamme cosa ne pensate di questa storia raccontata anche su Unione Sarda?

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“Mi dicevano ucciditi”: la storia di Erika, da vittima di bullismo a scrittrice | FOTO – Universomamma.it
Gaia Fabbrini

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