Ragazzine minorenni di 13 anni adescate sui social. Arrestato e condannato un ex militare che le minacciava e poi le violentava.
Un ex caporalmaggiore degli Alpini, in servizio a Cuneo, è stato condannato dal Tribunale di Torino a cinque anni e 8 mesi per aver avuto rapporti sessuali non protetti con due ragazzine di 13 anni. I fatti risalgono al 2015, quando l’uomo aveva 27 anni. La conoscenza era avvenuta tramite amici comuni erano arrivate le richieste di foto, le minacce e poi i rapporti sessuali, continuati fino al 2017.
Ragazzine adescate sui social: ex militare voleva foto di nudo e poi abusava sessualmente di loro
Un ex caporalmaggiore del II Reggimento Alpini alla caserma “Vian” di Cuneo, è stato condannato per violenza sessuale aggravata ai danni di due minorenni del Cuneese e diffusione e detenzione di materiale pedopornografico attraverso il web. Le vittime avevano 13 anni all’epoca dei fatti, come riportato da la Stampa.
Quando è stato arrestato, l’uomo è stato in carcere a Biella, ma poi ha ottenuto gli arresti domiciliari. L’ex militare, quando sono finite le indagini, è stato stato subito sospeso dall’esercito, in via precauzionale e in attesa del processo. In una nota diffusa del ministero della Difesa sulla vicenda si poteva leggere: “Confermando totale condanna e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti, l’Esercito esprime la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inammissibili condotte”.
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L’ex alpino era stato accusato di reati che risalirebbero ad alcuni anni fa, ma erano riemersi nell’ottobre scorso quando la ragazza, che oggi è ancora minorenne, aveva ricevuto attraverso Instagram una richiesta volgare da parte di un utente anonimo, che poi si è scoperto che era il militare: “Mandami foto dove sei nuda o diffondo le altre di quando eri ragazzina”. E’ stato un amico della vittima che ha avuto il coraggio di raccontare tutto alla polizia. A seguito delle indagini è emerso che le violenze risalgono al 2015, quando la ragazza era appena tredicenne e lui aveva 27 anni, e sono proseguite fino al 2017. A seguito di questi messaggi, la 13enne ha avuto diversi rapporti sessuali non protetti con l’uomo sempre attraverso minacce e ricatti, con richieste sempre più pressanti. Secondo gli investigatori era “una strategia dell’uomo con nessuna ingenuità da parte della giovane”. Non è stata però l’unica vittima purtroppo, sentendo tanti coetanei della ragazza, gli investigatori sono venuti a conoscenza che l’uomo aveva agito in modo del tutto analogo anche con un’altra ragazza cuneese: anche lei aveva 13 anni all’epoca.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa vicenda? Bisogna stare sempre attendi quando i ragazzi chattano sui social.
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