Bonus Nido 2020: come fare per richiederlo, le regole dell’Inps per fare domanda nel 2020. Le informazioni utili.
Ci siamo, unimamme, è arrivato il momento di presentare la domanda per il bonus nido 2020, l’Inps ha appena pubblicato la circolare con le istruzioni su come fare per richiederlo. La circolare era talmente attesa che il sito web dell’Inps è andato in tilt per i troppi accessi.
Inps Bonus Nido 2020: come fare domanda
L’Inps, Istituto nazionale della previdenza sociale, ha pubblicato sul proprio sito web la circolare con le indicazioni delle modalità per presentare la domanda del Bonus Nido 2020. Per quest’anno sono stati stanziati 520 milioni di euro di contributi, 190 milioni in più rispetto a quanto stanziato nel 2019. Con il Bonus Nido, quest’anno alla quarta edizione, le famiglie possono ottenere il rimborso delle rette per l’iscrizione dei bimbi agli asili oppure le spese sostenute per l’assistenza domestica ai bambini fino a tre anni affetti da gravi patologie.
Con la legge 27 dicembre 2019 n. 160, dal 2020 il Bonus Nido verrà erogato sulla base delle fasce Isee, l’Indice della situazione economica equivalente che misura il reddito e patrimonio di una famiglia, tenendo conto del numero dei suoi componenti.
Grazie all’aumento del budget, il Bonus Nido arriva quest’anno a 3000 euro annui, pari a 272,72 euro al mese, per le famiglie più bisognose, con Isee non superiore ai 25mila euro. Poi si passa a 2.500 euro annui, pari a 227,27 euro al mese, per le famiglie con Isee tra i 25mila e i 40mila euro; quindi a 1.500 euro annui per le famiglie con Isse sopra i 40mila euro. Il Bonus viene riconosciuto per 11 mensilità sulla base delle domande presentate dai genitori.
L’importo minimo è di 136,37 euro mensili, pagati dal mese di presentazione della domanda anche se la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) che attesta l’Isee minorenni non è stata ancora presentata. Se la documentazione presentata in un secondo momento dai genitori attesterà che la fascia di Isee è adeguata, i rimborsi mensili potranno essere aumentati. I rimborsi per il Bonus Nido possono essere accreditati su conto corrente bancario o postale, oppure su card prepagata con Iban.
In ogni caso, il contributo mensile erogato dall’Inps non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
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Il Bonus Nido potrebbe non essere riconosciuto a tutti, nonostante l’accettazione della domanda, perché può essere corrisposto soltanto entro il limite dei 520 milioni di euro stanziati. Pertanto verrà concesso alle famiglie “secondo l’ordine cronologico di presentazione telematica della domanda“. Ecco perché appena è uscita la circolare il sito dell’Inps è stato preso d’assalto. Si terrà conto delle prenotazioni sul sito web dell’Inps. Anche se i contributi verranno erogati solo nei mesi seguenti, si farà una stima delle domande che potranno essere accettate.
I problemi, tuttavia, riguardano il rischio che i parametri per calcolare l’Isee cambino nel corso dell’anno, obbligando a un nuovo calcolo del bonus. Per questo motivo, l’Inps ha aperto a “un numero di domande ulteriori rispetto a quelle che in via prospettica potrebbero comportare il superamento del limite di spesa annualmente erogabile”. Dunque, ci saranno delle domande di “riserva”, che verranno prese in considerazione ma con il beneficio del dubbio. Infatti, potranno esser lavorate ed eventualmente accolte solo in caso di avanzo di risorse, alla fine dell’anno.
Il contributo, come dicevamo, viene riconosciuto per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 e che, va precisato, sia anche il genitore che paga la retta. Gli altri requisiti richiesti sono: cittadinanza italiana, di uno Stato Ue oppure soggiorno di lungo periodo per extra-comunitari; residenza in Italia; convivenza con il minore per il supporto presso l’abitazione; se il bonus per la retta dell’asilo nido è richiesto da un genitore che non fa parte del nucleo familiare, il contributo è di 1.500 euro.
Inoltre il Bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido, che incide sull’Irpef. I genitori dovranno scegliere tra questa e il Bonus Nido. A questo proposito, il genitore dovrà autocertificare al momento della presentazione della domanda il rispetto di questa condizione. Inoltre, al momento della domanda viene preso come riferimento l’Isee minorenni in corso di validità fino al mese precedente.
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Per presentare la domanda per il Bonus Nido 2020, la circolare Inps prevede tre canali:
- Sito web dell’Istituto, a cui si accede con il Pin Inps, una identità Spid o una Carta nazionale servizi (Cns);
- Contact center, si può chiamare da telefono fisso al numero verde gratuito 803164 o da telefono cellulare al numero 06.164164, a pagamento e se in possesso di Pin;
- Patronati, tramite i servizi telematici offerti in queste sedi anche senza Pin.
Invece, è prevista la domanda precompilata, con i dati già in possesso dell’Inps, per i genitori che hanno già ricevuto il Bonus Nido nel 2019 (con almeno una mensilità pagata tra settembre e dicembre). In questo caso le famiglie riceveranno un sms che permetterà loro di accedere al portale dell’Inps, tramite PIN Inps, SPID, CNS o CIE, e confermare o modificare i dati nella domanda precompilata dall’Istituto, senza doverne riproporre una nuova per l’anno 2020.
Il genitore richiedente dovrà specificare nella domanda se l’asilo nido frequentato dal minore sia pubblico o privato autorizzato e indicare, in tal caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo.
Inoltre, si ricorda che il termine ultimo per l’allegazione della documentazione di spesa relativa alle domande di Bonus Nido 2019 è fissato al 1° aprile 2020. Tale scadenza si ritiene estesa altresì alle strutture private autorizzate.
Per ottenere il rimborso delle mensilità richieste nella domanda gli interessati dovranno provvedere, entro il termine indicato, all’invio telematico della documentazione probatoria, effettuato esclusivamente attraverso i seguenti canali (circolare n. 14/2019):
– tramite la funzione “Allegati” del servizio on line di presentazione della domanda, accessibile direttamente dai cittadini in possesso di PIN Inps (o SPID o Carta Nazionale dei Servizi);
– tramite l’applicazione INPS mobile, attraverso il servizio “Bonus nido allegazione”.
La presentazione della documentazione di spesa tramite canali diversi (ad esempio tramite PEC o mediante consegna manuale presso la Struttura Inps) non consentirà l’erogazione del beneficio.
Alcune di queste informazioni sono state riportate da Repubblica. Altre le trovate sulla circolare pubblicata sul portale web dell’Inps e sull’approfondimento dedicato al Bonus Nido sempre sul sito Inps.
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