Sara Menetti, una mamma e fumettista, racconta la gravidanza con una serie di illustrazioni per un volume di prossima uscita.
Pregnancy Comic Journal è una graphic novel in uscita il prossimo 20 febbraio per Feltrinelli Comics scritta da Sara Manetti, mamma di un bambino di 2 anni. Si tratta di una graphic novel uscita precedentemente online e poi adattata per la carta stampata. Ecco come ha raccontato la sua avventura in un’intervista a Huffington Post a cura di Nicoletta Moncalero.
Una mamma parla della maternità senza filtri
“Ho impiegato più o meno due anni a mettere tutto in ordine, avevo bisogno di rivedere, ricollocare e riscrivere quello che prima era un diario ed ora è un racconto. Volevo che fosse più realistico possibile, proprio come quando andavo online senza filtri. Ma ho anche un po’ corretto il tiro, perché temevo che alcune mie considerazioni potessero ferire o offendere qualcuno, come era successo on line”. Sara Manetti fa parte di un collettivo che si chiama Mammaiuto (come la banda di pirati del film di Hayao Miyazaki, Porco Rosso). Ecco come racconta l’inizio del suo progetto. “La prima tavola, l’ho messa un po’ timidamente online, era quella in cui avevo in mano il test di gravidanza. Avevo forte l’esigenza di condividere quello che stavo passando. Un po’ per cercare qualcun’altra che si trovasse nei mie stessi panni e un po’ per dire “sono a questo punto e se c’è qualcun’altra parliamone e diamoci supporto reciproco”. Un po’ per ottenere e un po’ per dare aiuto reciproco. Da Instagram sono passata su Mammaiuto e di qui ho iniziato a lavorare al progetto”.
Dopo aver dato un’occhiata a diversi siti sulla maternità ed essersi accorta di non ritrovarsi con nessuno di essi. “Ho dato la mia risposta a quello che succede a chi si trova a vivere una gravidanza. Ho raccontato la mia storia e spero che possa essere di aiuto a qualcuno”. Menetti, nelle sue tavole, ha dato ampio spazio alle angosce che si vivono in gravidanza. “La paura penso sia il sentimento di sottofondo a tutte per tutta la gravidanza. C’è sicuramente la felicità ma anche quest’angoscia del non sapere cosa sta succedendo e cosa sarà“.
Durante la pubblicazione online qualche utente si è persino arrabbiato con lei per come aveva trattato alcuni argomenti. Poi però si è risolto tutto. “Ho cercato di essere non neutrale ma il più comprensibile possibile.” Per realizzare il suo diario ha preso ispirazione da Storia delle mie tette di Jennifer Heyden, in cui viene raccontata la storia dell’autrice dall’infanzia fino al tumore. Per il momento Sara Menetti sta solo prendendo appunti e non pensa a un seguito. “Per ora lo scrivo per me, sono storie buffe che vorrò ricordare. Ogni tanto condivido qualche pagina nelle Stories, solo per 24 ore e poi vanno via da sole e non si possono trovare più da nessuna parte. Restano una cosa solo mia”. Unimamme, cosa ne pensate di queste vignette?
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