Una bambina, Flavia Marchini, ha scritto una lettera alla bulla che la maltrattava a scuola ed ha ricevuto un riconoscimento.
Flavia Marchini è una bambina di 11 anni che ha dato una lezione a tutti, ha deciso di scrivere una lettera alla ragazzina che l’aveva bullizzata rivolgendole parole d’amore.
La lettera è stata pubblicata su La Provincia di Cremona.
NODO BLU
Cara bulla,
sì, sono proprio io!
Come vedi, le tue azioni negative
non mi impediscono di scriverti questa lettera,
e guarda un po’ sono ancora qui, viva e vegeta,
sorpresa!!
È dall’inizio dell’anno scolastico
che mi ricopri di insulti pesanti, occhiatacce a tutte le ore del mattino, parole volgari
sussurrate
all’orecchio, nella tua vana speranza
di una mia reazione incontrollata…
Sono passati tanti mesi
e non l’hai ancora capito?
Io non reagisco! Non reagisco
alla violenza con altra violenza,
verbale o fisica che sia…
All’inizio lo devo ammettere, sì ero spaventata e mi abbandonavo al pianto, trattenuto (se riuscivo) fino al ritorno a casa.
Piangevo sì, ma non per paura
delle tue minacce, ma perché non capivo,
non capivo il PERCHÉ di questo
tuo sentimento (chiamiamolo così!)
nei miei confronti.
Ora che si avvicina il giorno di San Valentino, cosa partorisce la tua mente?
Farmi trovare sul banco tanti, tanti teneri
«bigliettini d’amore» anonimi…
Bigliettini in cui non vedi l’ora di vedermi morta, bigliettini in cui esprimi
il tuo sentimento di gioia nel giorno del mio
funerale, che secondo i tuoi calcoli,
sarà tra poche settimane, vero?
Pensa un po’, sono convinta invece che questa decisione spetti solo a Dio,
e non a una ragazzina delle medie…
mi sbaglio forse?
Veramente desidereresti la mia MORTE?
Veramente desidereresti vedere morire
un altro essere umano?
Ti dirò, sarò forse all’antica, ma per
San Valentino avrei preferito
ritrovarmi sul banco qualche cioccolatino
a forma di cuore, o anche una rosa rossa…
troppo banale e romantica vero?
(Dai che sei ancora in tempo!)
Cara bulla,
se è vero che da un lato hai cancellato in me ogni illusione del mio mondo dorato
di bambina , scaraventandomi nel «magico e grigio» mondo degli adulti…
dall’altro lato ti ringrazio
perché ogni tua azione mi dà una carica
e una grinta tali,
che impiego nello sport con ottimi risultati!
Lo sai che ho vinto la mia prima medaglia?
Che emozione!!
Cara bulla,
volevo solo farti sapere che
MAI
MAI
MAI
riuscirai a spegnere la mia luce
e la mia voglia di vivere.
MAI!
E se mai lo vorrai,
io sono qui …. e…
mi raccomando i cioccolatini!
Con affetto e compassione.
Flavia ha ricevuto occhiatacce, bigliettini in cui la bulla la invitava a morire, insulti, ma ha deciso di reagire all’odio ingiustificato rivolgendo alla sua persecutrice parole gentili. La ragazzina ha intitolato la sua lettera Nodo blu dove ha ammesso di soffrire per gli atti di bullismo, ma che niente spegnerà la sua voglia di vivere. A seguito della pubblicazione Flavia ha ricevuto molto sostegno, tanto che è stato lanciato anche l’hashtag #IOSTOCONFLAVIA.
A ogni modo per il suo gesto Flavia è stata ricevuta e premiata dal Prefetto, Vito Danilo Gagliardi, che si è complimentato con lei: “Brava, hai creato un ponte” le ha detto. Alla premiazione c’erano anche il questore Carla Melloni, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Marco Piccoli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Cesare Maragoni, il viceprefetto Alfonso Sadutto e il provveditore Fabio Molinari. Proprio il provveditore ha commentato: “Grazie, hai dato un grande esempio a tutti noi”, mentre il prefetto Gagliardi ha aggiunto: “come rappresentante di tutte le istituzioni cremonesi, ti ringrazio per avere accettato il mio invito”.
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L’evento è stato commentato dal sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro che ha scritto su Facebook: “Il #bullismo è la piaga silenziosa che attraversa e avvelena la nostra scuola e la nostra società. Vive della solitudine, si ingrossa nella violenza, si alimenta di paure e fragilità. E lascia dietro sempre due vittime: chi ha subito la violenza, certamente, ma anche chi l’ha prodotta; in un’assenza di sentimenti e relazioni che ha ragioni e responsabilità ben maggiori di quelle che può sostenere un bambino, una bambina o un ragazzo. Per questo sono convinto che il bullismo si combatta prima di tutto educando alle differenze.
Grazie Flavia! Con il tuo coraggio e la tua forza hai alzato un muro e hai creato un ponte. E hai mostrato a tutti noi, a noi adulti prima di tutto, che il bullismo non si affronta sommando violenza a violenza, ma rompendo la morsa di silenzio e paure di cui si nutre. #GrazieFlavia”.
Unimamme, cosa ne pensate della lettera di questa bambina riportata su La Provincia di Cremona?
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