Due coniugi adescavano e violentavano delle giovani donne con la scusa di offrirgli un lavoro come babysitter. Condannati ad 11 ed a 6 anni di carcere.
Questa vicenda è iniziata circa un’anno fa, quando un uomo e sua moglie sono stati arrestati per aver adescato e violentato delle giovani ragazze che erano in cerca di un lavoretto saltuario. Ad incastrarli i video che i coniugi giravano alle loro vittime per ricattarli.
Adescavano e violentavano babysitter: marito e moglie arrestati
Mirko Altimari, 31 anni e Giulia Buccaro, 28 anni, sono stati condannati ad 11 ed a 6 anni di carcere. L’accusa è molto grave, adescamento e abusi sessuali su di diverse ragazze minorenni. I coniugi veneti adescavano le loro vittime con la scusa di volere offrire loro un lavoro di babysitter. Le ragazze venivano così attirate in zone isolate, violentate e poi filmate per poi le minacciavano di far circolare i video su internet. Per fortuna, una ragazza ha deciso di ribellarsi e li ha denunciati facendo scattare l’inchiesta condotta dalla Squadra mobile della Questura di Verona che poi ha portato alla luce gli altri due casi analoghi. I due coniugi, chiamati anche “la coppia diabolica”, sono stati incastrati dagli stessi video che giravano per ricattare le minorenni.
Sembrerebbe che anche la donna fosse coinvolta nelle violenze, lei si è sempre dichiarata una vittima del marito: “Sosteneva di amarmi, ma che non poteva fare a meno di altre donne. Ero ormai abituata ai suoi tradimenti e così ho ceduto io stessa alle sue richieste sessuali, accompagnandolo ad alcuni incontri. Ero succube di lui“. Per gli inquirenti, la donna non si limitava ad adescare le ragazzine, ma alcune volte avrebbe partecipato alle violenze prestandosi a sadici accanimenti sulle vittime.
LEGGI ANCHE > “TI SPOSO SE MI LASCI VIOLENTARE LE TUE BAMBINE”: UNA MAMMA ACCETTA
Quando sono stati arrestati la donna ha cercato di difendersi ed affermando che gli incontri erano consensuali: “Lui aveva già contattato in precedenza ragazze che si offrivano come babysitter però si era svelato quasi subito con loro, proponendo un altro genere di incontro. Qualcuna aveva accettato, altre no. Ho scoperto queste cose due anni fa, curiosando sul suo cellulare. Poi, questa è diventata la normalità“. Il 31enne ha confermato i tanti adescamenti, ma parla sempre di rapporti consenzienti ed a pagamento: “Cercavano lavoro, ho chiesto se per denaro avrebbero accettato rapporti sessuali con me e hanno accettato“. Per questo l’accusa aveva chiesto 18 anni di reclusione per l’uomo e 12 anni per la donna, ma il giudice ha previsto una pena inferiore, come riportato da FanPage. Oltre al carcere i coniugi dovranno risarcire le vittime con 15mila euro.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa vicenda? E’ sempre meglio controllare prima di accettare un lavoro.
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.