I genitori del neonato morto in un incidente stradale dopo lo scoppio dell’airbag sono ora indagati. I risultati dell’autopsia.
La Procura di Pisa ha deciso di indagare per omicidio colposo i genitori del neonato di 2 mesi morto in un incidente stradale dopo lo scoppio dell’airbag.
Il bambino, al momento dell’incidente, si trovava nel sedile anteriore, mentre la mamma era seduta in quello posteriore insieme al fratello del piccolo e il papà era al volante. Il papà, un 38enne, alla guida di una Citroen Berlingo aveva tamponato un’auto, Brendon, il neonato, è morto a causa di un trauma toracico e cranico gravissimi a causa dello scoppio dell’airbag che avrebbe dovuto essere disinstallato. I consulenti dovranno stabilire se l’airbag si sia aperto per un malfunzionamento o per una condotta negligente da parte dei genitori del piccino.
Nel frattempo si è conclusa l’autopsia sul corpo del bimbo, stando ai primi accertamenti il piccolo era collocato nella giusta posizione (con le spalle verso il cruscotto), ma l’airbag è scoppiato causandogli gravi traumi, come riscontrato dall’esame autoptico. Bisogna però attendere i risultati sulla dinamica dell’incidente e l’analisi dell’auto su cui viaggiava la famiglia per capire se sia stato l’airbag la causa della morte.
Il pediatra Ugo Bottone, direttore del dipartimento materno infantile della Asl, commenta su Il Tirreno: “Purtroppo l’impatto con l’airbag può causare fratture anche negli adulti. La compressione toracica sul corpicino di un neonato non lascia scampo“. Il medico ha ricordato che se si viaggia da soli con un neonato è naturale posizionare il seggiolino sul sedile anteriore, ma in quel caso l’airbag deve essere disinstallato. Il pediatra ha aggiunto: “un bambino di due mesi pesa in media 4,7-4,8 chilogrammi per un’altezza di circa cinquantacinque centimetri: la compressione su arti, torace e testa è devastante. Si tratta di un impatto globale terribile su un corpicino di queste dimensioni”.
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Ricordiamo inoltre che fino a 15 mesi del piccolo (per i dispositivi omologati in base alla normativa R129, mentre la R44 fissa il limite a 9 chilogrammi per il seggiolino e a 13 per l’ovetto), il seggiolino deve essere disposto in senso contrario a quello di marcia. Questo perché solo a partire da quell’età la testa e il collo del bimbo possono sostenere le forze scaturite da un impatto frontale. L’altra regola è di non tenere in braccio il bimbo, nemmeno per brevi tragitti. Una volta terminati gli accertamenti l’accusa per i genitori di Brendon potrebbe diventare di omicidio colposo stradale. La mancata disattivazione dell’airbag è una violazione del codice 172 del codice stradale che riguarda la collocazione nel veicolo dei bambini con determinate caratteristiche di peso e statura.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto accaduto e raccontato su Rai News?
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