I consigli dei pediatri per gestire l’emergenza da coronavirus, ovvero evitare luoghi affollati, ecco le varie precauzioni.
Unimamme, anche se non vivete nelle zone colpite dal Coronavirus saprete sicuramente che in alcune regioni come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia sono state chiuse le scuole per una settimana allo scopo di arginare il diffondersi del Covid – 2019.
Per quanto riguarda i piccoli dobbiamo sottolineare che secondo una recente analisi pubblicata sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine che ha analizzato le prime 425 persone contagiate dal virus 2019-nCoV, identificato il 7 gennaio 2020 dagli epidemiologi cinesi, si è stabilito che non c’erano persone malate sotto i 15 anni. Inoltre in Cina dei morti nessuno aveva sotto i 9 anni, mentre solo lo 0,9% di tutti i malati ha questa età, invece solo 1,2% dei malati asiatici ha tra i 10 e i 19 anni. Anche per le mamme in gravidanza malate, pur non dovendo abbassare mai la guardia, si può dire che, dal primo studio su 9 donnne malate di Covid – 2019 queste non hanno avuto infezioni intrauterine o trasmesso la malattia al feto. Poco tempo fa, in Cina, una mamma malata ha partorito una figlia sana. Ricordiamo che una delle prime pazienti italiane infette è ricoverata all’Ospedale Sacco di Milano.
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I sanitari invitano a non farsi prendere dal panico, ma sappiamo che tante mamme sono in ansia per i propri figli e vorrebbero sapere come comportarsi. La pediatra Teresa Rongai, a capo della Fimp (Federezione Italiana Medici Pediatrici) di Roma, dichiara: “finora l’incidenza del virus nella popolazione pediatrica è bassissima“. Inoltre l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato dopo aver effettuato verifiche tramite l’istituto malattie infettive Spallanzani sulle persone che si sono recate in ospedale ha aggiunto che nella capitale non c’è nessun caso autoctono. La Pediatra Teresa Rongai, ci tiene però a fare una precisazione.
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“Questo però non significa che non è necessario assumere delle precauzioni soprattutto per i più piccoli. Per questo invitiamo le famiglie a non frequentare luoghi chiusi come supermercati o centri commerciali, a limitare in sostanza in questo periodo la frequentazione di posti con molte persone e invitiamo le famiglie con figli piccoli a rimandare i controlli ambulatoriali laddove possibile”. Come stiamo vedendo in questi giorni il nostro sistema sanitario sta facendo tutto il possibile per contrastare l’emergenza da Coronavirus. Nella regione Lazio ci sono in servizio 890 pediatri su circa 400 mila bambini dagli 0 ai 14 anni.
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I medici devono comportarsi così: raccogliere informazioni anagrafiche; sconsigliare di soggiornare in sala d’attesa; in alternativa programmare la visita in ambiente dedicato presso lo studio o visita domiciliare; dotarsi di mascherina, guanti, occhialini, camice monouso; disinfettare le superfici con ipoclorito di sodio 0,1%. Infine l’ultima raccomandazione del vice segretario nazionale della Fimmg, Pierluigi Bartoletti “Se avete sintomi febbrili, sospetti e soprattutto siete stati nelle aree a rischio o a contatto con qualcuno che torna da lì, evitate di uscire di casa, prendere i mezzi pubblici e soprattutto venire di persona nello studio medico”. Il dottor Villani, Presidente della Società italiana Pediatri, ha ribadito pochi giorni fa, rivolto alle mamme preoccupare per la salute dei figli: “non lasciamo spazio alla psicosi. Siate cauti ma non affollate gli ospedali senza sintomi che lo giustifichino: farlo può essere addirittura deleterio per la salute di grandi e bambini”.
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Come per gli adulti, il consiglio dei pediatri è quello di non correre negli ospedali al primo acceno di febbre o tosse “è invece opportuno prima di recarsi negli studi dei propri medici, avviare dei consulti telefonici anche nei casi in cui dovessero essere dei sintomi influenzali o para influenzali che saranno gestiti dai medici secondo le disposizioni impartite dal ministero della Salute”. I medici ricordano infine che indossare le mascherine non serve a niente, ma solo alle persone malate per non contagiare le altre, oppure per proteggerle, per evitare il contagio la norma igienica migliore è quella di lavarsi frequentemente e bene le mani, con sapone o con disinfettante, come mostrato in figura di cui sopra. Il virus non si trasmette con materiale arrivato dalla Cina perché non può sopravvivere a lungo in ambiente esterno e nemmeno gli animali sono veicolo di trasmissione. Unimamme, cosa ne pensate di quanto riportato su Il Messaggero?
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