Influenza stagionale: continuano a scendere i casi, ma i bambini Sono ancora i più colpiti dal virus. I dati dell’ultimo bollettino Influnet.
Sebbene l’epidemia di coronavirus stia monopolizzando tutti i media, siamo ancora nel pieno della stagione influenzale che nonostante sia in fase calante non è ancora finita. Il picco è stato raggiunto nella quinta settimana dell’anno, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, ormai un mese fa, quando si sono registrati circa 795.000 casi in una sola settimana. Dopo quel momento i casi hanno iniziato gradualmente a scendere.
Nell’ultima settimana di sorveglianza l’8^ del 2020, quella dal 17 al 23 febbraio, i casi di influenza in Italia sono scesi sotto le 600mila unità, pari a circa 572.000, mentre il numero totale dall’inizio della sorveglianza è arrivato a 6.196.000 casi. Qui di seguito riportiamo i dati in dettaglio dall’ultimo bollettino Influnet aggiornato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Non è ancora finita l’epidemia di influenza stagionale 2019/2020, ma siamo stabilmente fuori dal picco e i casi continuano a scendere. Secondo l’ultimo bollettino Influnet, nella 8^ settimana del 2020, dal 17 al 23 febbraio, si sono avuti circa 572.000 casi di influenza, con un’incidenza totale di 9,5 casi per mille assistiti, scesa sotto i dieci casi. Il livello di incidenza raggiunto è ancora all’interno della soglia di intensità media.
L’incidenza tra i bambini sotto i cinque anni è scesa sotto quota 30 casi, pari a 29,4 casi per mille assistiti. Invece, complessivamente, dall’inizio della sorveglianza, lo scorso 14 ottobre, sono stati raggiunti i 6.196.000 casi.
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Nella 8^ settimana dell’anno, a livello territoriale l’incidenza dell’epidemia è scesa, ma in alcune regioni è tornata a salire, le più colpite sono: Valle d’Aosta (34,08 casi ogni mille assistiti), Marche (19,44 casi, con una risalita rispetto alla settimana precedente), Provincia Autonoma di Trento (12,78 casi), Lombardia (11,81 casi), Umbria (10,61 casi), Emilia Romagna (10,44 casi).
Riguardo all’incidenza dei casi di influenza per fasce di età nella 8^ settimana dell’anno, dal 17 al 23 febbraio, i più colpiti sono sempre i bambini da 0 a 4 anni, con l’incidenza di 29,43 casi per mille assistiti, (che tuttavia scende sotto 30 casi). Invece, nella fascia di età 5-14 anni è di 19,96 casi, in quella 15-64 anni è di 7,26 casi, negli individui di età pari o superiore a 65 anni è di 3,24 casi per mille assistiti, di poco scesa rispetto alla settimana precedente. In tutte le fasce di età si registra un calo dell’incidenza rispetto alla settimana precedente. In generale l’incidenza dell’influenza è più bassa tra gli anziani grazie al vaccino antinfluenzale, raccomandato anche a chi soffre di patologie croniche.
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Gli ultimi dati del bollettino FluNews-Italia, riferiti ancora alla 8^ settimana del 2020 (17-23 febbraio), riportano, dall’inizio della sorveglianza, 165 casi gravi di influenza confermata, di cui 35 deceduti. I casi gravi hanno riguardato soggetti con diagnosi di Sari (Severe Acute Respiratory Infection-gravi infezioni respiratorie acute) e/o Ards (Acute respiratory distress syndrome-sindromi da stress respiratorio acuto), ricoverati in terapia intensiva. In 135 casi (82%) era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.). In 152 casi è stato isolato un virus di tipo A (84 casi A(H1N1)pdm09, 37 A(H3N2), 31 A/non sottotipizzato) e in 12 casi un virus di tipo B. Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, 16 hanno necessitato del supporto Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e 126 sono stati intubati.
Per quanto riguarda la mortalità generale (totale e non solo riferita all’influenza) il dato disponibile è quello della 7^ settimana del 2020 (10 – 16 febbraio): è stata lievemente inferiore al dato atteso, con una media giornaliera di 214 decessi rispetto ai 234 attesi (l’indicatore è ricavato dal sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg), basato sulla rilevazione in 19 città campione italiane che raccolgono quotidianamente il numero di decessi per gli ultra65enni per tutte le cause (non solo per influenza). Tale numero viene confrontato con quello atteso costituito dalla media dei decessi registrati nei cinque anni precedenti.
Nella 8^ settimana del 2020 di sorveglianza virologica, rimangono dominanti i virus di tipo A (68%), in particolare appartenenti al sottotipo A(H3N2). Nel complesso, dall’inizio della stagione ad oggi, i ceppi A(H3N2) hanno rappresentato il 59% dei ceppi A sottotipizzati. Nella stessa settimana circa il 69% dei casi di sindrome simil-influenzale riferisce di non essere stato visitato da un medico del Servizio sanitario nazionale ma di aver avuto una sindrome simil-influenzale.
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La prima regola è la vaccinazione per i soggetti a rischio, come anziani, bambini, e persone immunodepresse, per prevenire. Per tutti gli altri invece valgono le comuni, ma sempre valide, regole:
Vi ricordiamo inoltre le caratteristiche che consentono di distinguere l’influenza da altre forme parainfluenzali:
I consigli degli esperti, in caso di sussistenza di questi sintomi, sono:
Cosa dite unimamme? L’influenza è arrivata a casa vostra, vi siete ammalate voi o i vostri figli? Tutte le informazioni con i bollettini sull’epidemia di influenza 2019/2020 le trovate sui siti web: Influnet, FluNews-Italia e Influweb.
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