Una petizione da firmare è quella per dire stop alle modelle magre che sfilano sulle passerelle di tutto il mondo. L’idea è di una modella curvy.
La modella curvy, Elisa D’Ospina, da anni lotta contro i disturbi alimentari. Disturbi di cui anche lei ha sofferto in passato. Ha deciso, in seguito alle ultime Fashion Week di Milano, ma non solo, di lanciare un’allarme con una petizione su Change.org che ha raccolto in poche ore tantissime firme.
Negli anni, durante le sfilate, sono apparse in passerella modelle super magre che di certo sono ben lontane a rappresentare le donne. Sembrava che qualcosa stesse cambiando, alcune case di moda hanno pubblicizzato i loro vestiti con campagne fatte da modelle anche curvy. Sulle ultime passerelle della fashion week di Milano Donna, invece, sono apparse modelle super magre. Per questo una modella curvy, Elisa D’Ospina ha lanciato una petizione su Change.org diretta alla Camera della Moda e agli stilisti di tutto il mondo.
LEGGI ANCHE > DA DONNE COMUNI A FOTOMODELLE: LA “PERFEZIONE” CHE NON ESISTE
La D’Ospina prende ad esempio una modella “vestita” con un corsetto di pelle nera, con braccia scheletriche e due lacrime nere dipinte sotto gli occhi con il make up. La sua taglia è la 34, le sue misure 81-63-79, denuncia la modella curvy: “Hai presente quanto è grande una taglia 34? E’ inammissibile proporre un modello con queste misure! Ritengo opportuno che venga firmata una carta in cui tutte le case di moda si impegnano a non utilizzare mai più donne in evidente sottopeso. Chiedo inoltre la presenza di personale competente, che si occupa di disturbi alimentari, al fine di valutare l’idoneità dei casi sospetti”.
Una denuncia che non è passata inosservata, tantissime le firme che ha ottenuto in poco tempo, ad oggi hanno firmato più di 20,000 persone.
LEGGI ANCHE > NIKE LANCIA I MANICHINI PLUS SIZE “ANCHE LE DONNE CURVY FANNO SPORT” – FOTO
Come riportato da Il Messaggero, nel 2006, la Camera della Moda Italiana ed il Comune di Milano avevano approvato un codice anti-anoressia. In uno dei punti, si stabiliva che per sfilare le ragazze dovevano avere un giusto rapporto tra peso e altezza. Il tema non è solo milanese. Sul suo profilo Facebook la D’Ospina chiede di firmare la petizione ricordando che il problema non è solo nelle sfilate italiane: “Purtroppo in queste ore anche a Parigi abbiamo visto tantissime ragazze sottopeso in passerella”.
In passato, la deputata del M5S, Azzurra Cancelleri, aveva presentato una proposta di legge alla Camera dei Deputati per dire stop alle modelle “taglia zero”. Si doveva vietare alle modelle che avevano un indice di massa corporea inferiore a quello indicato dall’Oms di sfilare o di prendere parte a campagne pubblicitarie.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa petizione? La firmerete?
Per restare sempre aggiornato su richiami, notizie e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram o su GoogleNews.
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…