Un nuovo intervento del dottor Burioni, noto virologo, in prima linea nel diffondere consapevolezza sul Coronavirus.
Il dottor Roberto Burioni, Professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Direttore scientifico Medical Facts, ha ingaggiato sui social una missione per contrastare fake news (notizie false) e l’avanzare dei novax, ora, data la sua specializzazione, è ora in prima linea nel divulgare informazioni precise circa il Coronavirus.
Forse qualcuno ricorderà che il professor Burioni, fin dall’inizio, quando ci arrivavano le prime notizie circa l’epidemia in corso a Wuhan, in Cina, aveva espresso un parere all’epoca considerato duro sulle misure da prendere per tutelare la popolazione, tra cui la quarantena per le persone di ritorno dalla Cina. Nonostante non sia stato ascoltato, il dottor Burioni ha proseguito nella sua opera di divulgazione e partecipazione al dibattito scientifico circa il Coronavirus, spesso ricordandoci che non è un’influenza comune e che se vogliamo sconfiggerlo, dobbiamo rinunciare ad alcune nostre libertà.
Su Twitter, il professore, noto per le sue risposte secche a chi studia “all’università della vita”, ha risposto a una domanda precisa posta da un giornalista: “finora è stata stabilita una correlazione diretta tra questa infezione e il decesso? Detto banalmente: qualcuno è morto ‘di Coronavirus’?”. Ecco la sua risposta “posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del coronavirus. Se un malato terminale contrae il coronavirus non ce ne accorgiamo neanche”. E a tutti gli scettici che ipotizzano che le morti da Coronavirus siano in realtà imputabili ad altre patologie risponde: “Questo assolutamente non avviene, è la nuova pericolosa scemenza dopo ‘è solo un’influenza’”.
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Il giornalista Antonello Piroso però ribatte “in Italia secondo me c’è un modo di contare i morti per coronavirus sbagliato. Contiamo chi muore CON il coronavirus, non PER. Che senso ha?Gli altri paesi non lo fanno”. Sempre il dottor Burioni risponde: “lasciamo stare i morti. Quanti sono in questo momento i pazienti ricoverati in terapia intensiva A CAUSA del coronavirus e non CON il coronavirus? Perché i reparti da alcuni giorni scoppiano e l’anno scorso no?Contiamo anche questi pazienti in modo errato? BASTA DISINFORMAZIONE!”. Unimamme voi cosa ne pensate di questo scambio di battute su Twitter? Voi avevate gli stessi dubbi del giornalista?
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